Un viaggio nella nostra storia per ricordare Lorenzo.
Davvero entusiasmante il concerto polifonico dal titolo In Coro per Lorenzo che si è svolto sabato al Teatro A. Cafaro di Latina per commemorare la figura di Lorenzo Zaccheo a 50anni dalla scomparsa. Imponente è stata l’affluenza di pubblico che ha potuto godere della professionalità dei centoquindici coristi presenti sul palcoscenico e diretti, con vera bravura, dal Maestro Massimo Di Biagio ed accompagnati al piano dal Maestro Andrea Bosso. Il Maestro Massimo di Biagio ha avuto l’intuizione, più di venti anni fa, di riunire le corali polifoniche dei Comuni di Bracciano, Grottaferrata, Marano Equo e Colleferro in un’unica corale dal nome Centovocincoro, che lavora per eventi speciali come ad esempio il bicentenario dalla nascita di Verdi.
E proprio i brani più famosi delle maggiori opere di Verdi sono stati il tema portante dello spettacolo presentato con disinvoltura dal giornalista Rai Gianmaurizio Foderaro. Tra un brano e l’altro, le voci recitanti di Enrico Vitaloni, Antonio Volpe, Paolo De Paoli hanno di volta in volta letto alcune lettere dello stesso Verdi. Queste bellissime letture
hanno permesso al pubblico di comprendere le difficoltà incontrate dall’autore, nel conservare le caratteristiche delle sue opere, di fronte alle correzioni imposte dalla censura borbonica ed hanno permesso di comprendere la grande forza d’animo con cui Verdi ha potuto scrivere le note della sua unica opera buffa proprio mentre in casa morivano, ad uno ad uno, i suoi due figli piccoli e la giovane moglie, a distanza di pochi giorni, per malattie oggi curabilissime. Fin dalle prime note del Va Pensiero (Nabucco) anche le persone più esigenti, presenti in sala, hanno potuto capire che il concerto offerto era di elevato livello e la conferma è avvenuta con l’impareggiabile canto della soprano emergente Martina Paciotti che, ha intonato con espressività il Caro Nome, tratto dal Rigoletto. Un crescendo di emozioni è stato poi il brano di chiusura tratto dall’Aida, Gloria all’Egitto. La forte italianità delle opere di Verdi è stato il degno omaggio alla personalità di Lorenzo e a parte della missione che la Fondazione dal 2008 porta avanti. In questa sede sono senz’altro da ricordare il momento di commovente religiosità trapelata attraverso l’iniziale intervento di Don Renato, Decano dei Parroci della nostra città, e le testimonianze di affetto dimostrate durante quest’occasione speciale ai familiari del giovane Lorenzo. Alla fine dello spettacolo una targa di ringraziamento è stata consegnata dal Gen. Adelio Dal Mas, coordinatore dei Centovocincoro, alla presidente della Fondazione L. Zaccheo dott.ssa Giovanna Bellardini ed alla responsabile dei progetti e della comunicazione dott.ssa Cristina Rossi. Ulteriore dono, delle corali polifoniche, è stato l’Inno di Mameli che ha accomiatato il folto pubblico in sala fino alla fine.