Sesso, Amore e Disabilità ancora un tabù
Sicuramente oggi ne parliamo più rispetto a qualche tempo fa, ma ancora non abbastanza, per molti è ancora un tabù, la vita sessuale ed affettiva delle persone con disabilità. E sono proprio le persone che non hanno disabilità a vivere questa realtà con difficoltà facendo diventare, in questo modo, la cosa ancor più problematica per chi invece la disabilità la vive. A contribuire alla diffusione del tema i media che ovviamente hanno un ruolo importantissimo, oggi ci sono trasmissioni televisive che parlano dell’amore tra persone disabili, ma non basta. Anche le istituzioni dovrebbero fare di più e magari, impegnarsi per la diffusione d’iniziative come quella che si è svolta a Cisterna qualche giorno fa: “L’Amore che supera le barriere”. L’interessante incontro che si è tenuto nell’Aula consiliare del Comune di Cisterna fa parte di un progetto avviato dall’A.I.S.A., l’Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche a livello Regionale e Nazionale. L’obiettivo è di porre l’attenzione su un tema, poco affrontato e con molti pregiudizi: la vita sessuale e affettiva delle persone con disabilità. Promotore dell’incontro è stato il consigliere delegato all’Associazionismo, Antonio Lucarelli, che insieme al sindaco Antonello Merolla hanno introdotto la riunione cui hanno preso parte, come relatori: Laura Elke D’Apolito (dott.ssa in Psicologia), Carlo Rossetti (presidente onorario e responsabile rapporti istituzionali dell’Aisa), Giovanni Mennilli (presidente Aisa Lazio). Al dibattito, che ha visto anche la testimonianza diretta di Pietro Giovannelli, ha fatto seguito la proiezione in sala di un emozionante estratto di circa trenta minuti del film documentario “Sesso, Amore e Disabilità” di Adriano Silanus e Priscilla Berardi, che vede come protagonisti, persone con disabilità fisica che parlano della propria vita sessuale e affettiva. «La vita sessuale e affettiva delle persone con disabilità – ha detto Antonio Lucarelli – è un tema ancora troppo poco conosciuto, su cui si addensano imbarazzo e tabù. Purtroppo, in molti casi, giovani ed adulti con disabilità si vedono privati della possibilità di instaurare legami affettivi e vivere la sessualità ma, anche di realizzarsi e vivere la propria vita in pienezza e responsabilità. Per far emergere questo legittimo bisogno e sensibilizzare i cittadini, abbiamo sostenuto e sosteniamo il progetto dell’AISA, pertanto invitiamo scuola ed enti ad affrontare queste tematiche e a ripetere questa esperienza che certamente arricchisce sia il singolo individuo che la comunità». La vita sessuale e affettiva delle persone con disabilità è un tema messo a tacere, su cui si addensano imbarazzo, equivoci e pregiudizi. Ancora oggi sono negate, in molti casi, le legittime aspirazioni alla felicità di quasi due milioni di cittadini e cittadine Italiani con disabilità. Le persone con disabilità, non hanno bisogno solo di assistenza ma anche di amare e di essere amate, di tenerezza, di vicinanza e d’intimità. Oggi più che in passato le difficoltà che le persone con disabilità fisica si trovano ad affrontare riguardo la propria sessualità non possono più essere negate o ignorate, sia per la maggiore espansione della coscienza della persona con disabilità sia per la crescente sensibilità da parte della società. L’obiettivo di AISA Lazio Onlus attraverso queste iniziative è di favorire il superamento delle barriere culturali verso le persone disabili, all’insegna di uno degli slogan dell’associazione “il disabile promuove l’abile”, contribuendo così al percorso verso una società inclusiva in cui ciascuno possa esprimere le sue capacità e realizzarsi pienamente, in un effervescente tessuto intergenerazionale e, di lavoro di rete, con tutte le realtà sociali. Tra le tante iniziative organizzate dell’A.I.S.A. ricordiamo la Festa Primavera sul Lago, organizzata in collaborazione e con il sostegno del CESV Lazio. La terza edizione della Festa Primavera si svolgerà domenica 4 maggio 2014 dalle 10 alle 18 in Lungolago dei Pescatori a Castel Gandolfo (RM). Nei circa 10.000 metri quadri saranno ospitate le associazioni aderenti al Centro Servizi del Volontariato con attività tipiche di ogni organizzazione. Dal canto suo AISA Sport darà la possibilità a tutti, disabili e non disabili, di effettuare delle prove gratuite di kayak, canoa e dragon boat alla presenza d’istruttori olimpici e paraolimpici. Tutti potranno godersi una giornata in riva al lago con pranzo al sacco. Numerose le iniziative che animeranno la giornata tra le quali il torneo di calciobalilla, pingpong e poi ascolto di musica dal vivo, presentazione di auto allestite con ausili per persone disabili.
Cosa sono le sindromi atassiche
Il termine sindromi atassiche individua un gruppo di malattie genetiche rare (in Italia ne sono affette circa 5.000 persone), spesso gravemente invalidanti, del sistema nervoso centrale, il cui sintomo principale è la progressiva perdita di coordinazione motoria (atassia). La patologia colpisce inizialmente gli arti inferiori, per poi interessare gradualmente quelli superiori, l’emissione della voce e l’articolazione della parola, l’udito, la vista, la muscolatura. L’età d’insorgenza dei primi sintomi atassici è variabile secondo le diverse forme: dall’età infantile, all’età adulta. All’origine delle sindromi atassiche vi è un’alterazione del DNA in un gene. L’errore del “prodotto genico” determina a sua volta una lenta e progressiva perdita di funzioni di diverse parti del sistema nervoso centrale. Come tutte le malattie genetiche, le sindromi atassiche sono spesso ereditarie, sebbene non manchino casi “sporadici”. Più di 105 le mutazioni studiate finora.
L’A.I.S.A Lazio onlus, l’Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche è un’associazione di volontariato che dal 1995, opera nelle sedi di Roma, Aprilia, Castel Gandolfo e ha gruppi promotori nelle province di Viterbo e Frosinone. Per sostenere l’A.I.S.A. Lazio Onlus puoi destinare il 5 per mille della dichiarazione dei redditi specificando il codice fiscale C.F. 97116710589 Info: www.centroeuropeoatassie.it