“Salute e Assistenza: Necessità e Virtù”

“Salute e Assistenza: Necessità e Virtù”
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Confindustria Latina Sanità ha chiuso il 2013 con due importanti appuntamenti, firmati e sostenuti dal Presidente il Prof. Fabio Miraglia, che hanno chiamato a raccolta il mondo che opera, più o meno direttamente, nel settore della salute: la nascita del CRISPP – Centro Ricerche Economiche Sanitarie, e il convegno tenutosi presso la Sala Conferenze della Facoltà di Economia dell’Università ‘La Sapienza’ sede di Latina per la presentazione dell’importante studio particolareggiato sul comparto sanitario, “Salute e Assistenza: Necessità e Virtù”, l’analisi elaborata da Confindustria Latina in collaborazione con Economisti di Impresa e Docenti Universitari in Economia Sanitaria, Politiche Pubbliche e Pianificazione Strategica. L’assunto di base è stato rivedere l’approccio all’impostazione sanitaria nel suo complesso. Secondo il Prof. Miraglia, infatti, “i tempi sono ormai maturi per ragionare in modo condiviso sulla sanità intesa come servizio alla salute unitario. Questo significa rompere con l’antica dicotomia tra sanità pubblica e privata, che per troppo tempo ha fatto sì che prevalessero logiche particolaristiche. Oggi più che mai si rende necessaria una fattiva sinergia tra questi due mondi che possono, ma soprattutto devono, dialogare in modo nuovo, scevro da preconcetti che non aiutano l’intero sistema al servizio del cittadino. ” Lo studio, scritto da Alessandro Caucci Molara, Giuseppe Sigismondo Martorana, Fabio Miraglia, Andrea Urbani, analizza il sistema sanitario secondo una prospettiva ancora poco presente nella letteratura sul tema, ovvero pensare alla capacità della Sanità di incidere sullo sviluppo socio-economico del territorio anche – e in ciò sta il nodo centrale della ricerca – per gli effetti indotti sul sistema produttivo. Come si legge nella sinossi, l’idea di una Sanità come driver dello sviluppo dei sistemi locali è l’elemento guida dell’intera opera. Questa prospettiva della Sanità come motore dello sviluppo place based ha imposto agli Autori di affrontare non soltanto importanti nodi concettuali – come il rapporto fra sussidiarietà e identità locale – ma anche il tema del rapporto fra sistema sanitario e il suo finanziamento ponendosi interrogativi cruciali: come far sì che la spesa per il servizio sanitario “ritorni” all’investitore, pubblico o privato che sia? Come garantire il diritto alla salute permettendo, nello stesso tempo, che le risorse pubbliche e/o private per esso profuse siano un investimento e non un semplice costo? L’osservazione di casi di successo place based come quello della Medicon Valley, fra Svezia e Danimarca, e l’esistenza d’interessanti iniziative in provincia di Latina – come il borgo protetto nel Comune di Cori – permette agli Autori di tracciare un piano d’interventi d’immediata fattibilità, con spunti e proposte di taglio fortemente operativo. Il primo risultato concreto che testimonia questo rinnovato approccio alla Sanità e un rapporto più armonico tra pubblico e privato, è il CRISPP – Centro Ricerche Economiche Sanitarie, di cui è stato sottoscritto l’atto costitutivo proprio mercoledì 11 dicembre alle ore 9.30, presso la sede di Confindustria Latina alla presenza del notaio. Il CRISSP nasce dall’idea della Sezione Sanità di Confindustria Latina, in relazione con Enti pubblici quali il Comune di Latina e la ASL, l’Università e Imprenditori privati, di realizzare il primo Think Tank della provincia teso a rompere la dicotomia tra pubblico e privato per creare un’unica realtà, in sinergia, per lo sviluppo economico-sociale e culturale del territorio pontino. “La sanità deve essere intesa come volano dello sviluppo dei sistemi locali – spiega il Prof. Fabio Miraglia – per questo dobbiamo cambiare il modo di pensare alla Sanità non più come a un costo, bensì come un investimento. I servizi alla salute sono in grado di dare slancio a dei settori dell’economia che spesso sono trascurati, come l’edilizia, le infrastrutture, ma soprattutto il mondo della ricerca e dell’innovazione, nel quale si gioca la vera partita della competitività tra i sistemi sanitari regionali e, ormai, europei.” Questo significa intendere la Sanità come driver dello sviluppo dei sistemi locali. E l’obiettivo di Confindustria Latina Sanità, forse ambizioso se consideriamo la provincia pontina, così come emerge dallo studio, è quello di trasformarla di una seconda Medicon Valley europea, capace di intercettare tra l’altro, tutti i flussi del Mediterraneo. Dunque è assodato che la partita si gioca su campo molto ampio, e il parterre dei relatori del convegno “Salute e Assistenza: Necessità e Virtù”, oltre a costituire il biglietto da visita del livello qualitativo del convegno stesso, ha dato modo di inquadrare al meglio la complessità degli aspetti coinvolti. Di estremo interesse i loro interventi, e soprattutto la constatazione che i pianeti della formazione, dell’impresa, delle istituzioni, del pubblico e della politica, stiano cominciando a gravitare nella stessa orbita: la Sanità deve essere un investimento. “Mi piace ricordare – ha detto il presidente di Confindustria Latina Sanità, Fabio Miraglia – che siamo l’unico settore che assume a tempo indeterminato giovani professionisti, che investe sull’innovazione tecnologica e sulla ricerca. Spesso quando si pensa alla Sanità, ci si riferisce solo all’erogazione (RSA, prestazioni mediche, laboratori analisi) ma si dimentica il settore dei brevetti, che è una componente fondamentale, è un patrimonio culturale ed economico irrinunciabile: significa investire in ricerca, dunque valorizzare il sapere e le risorse umane, le vere eccellenze italiane. Fino ad alcuni anni fa la nostra Sanità non aveva nulla da invidiare a quelle europee, ma oggi purtroppo non è più così, almeno per alcuni aspetti. Noi dobbiamo tornare a scommettere sul futuro, credendo in noi stessi e sulle nostre capacità che sono davvero tante, e lavorando con serietà avremo anche un positivo ritorno d’immagine per l’Italia. Noi lavoriamo per efficientare al massimo la nostra offerta in termini di qualità complessiva, ma di fronte a una disparità fiscale, burocratica e normativa che esiste tra le varie regioni, c’è bisogno di un ragionamento a livelli più alti. A maggior ragione adesso, che dal 1° dicembre siamo entrati nel Sistema Sanitario Europeo, e abbiamo già ricevuto due sanzioni. Questo è un segnale chiaro di come negli anni abbiamo perso qualcosa come Paese, proprio perché abbiamo smesso di investire nella Sanità. I tagli lineari che sono stati decisi hanno mortificato le eccellenze e non hanno prodotto tutti gli effetti sperati. Adesso abbiamo la possibilità di recuperare, perché la mentalità sta cambiando, siamo pronti, pubblico e privato, a collaborare in modo costruttivo. Noi mutiamo dal servizio pubblico l’assunto per cui al centro dell’erogazione del servizio c’è la tutela del paziente e la garanzia del diritto alla salute. Il pubblico potrebbe guardare al mondo del privato per acquisire determinate capacità manageriali che, numeri alla mano, dimostrano di essere più che funzionali in questo settore, dove è certamente necessario razionalizzare i costi, ma andando ad eliminare gli sprechi.” Nel corso del convegno è stato anche illustrato il nuovo sito internet della Sezione Sanità di Confindustria Latina, nato da un’idea del Prof. Miraglia proprio per mettere in rete, in ogni senso, il mondo sanitario della nostra provincia, trovando riferimenti pratici e utili per l’utente/paziente, magari in zona per le vacanze.

 


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