Psicologia: Vacanze finite, ed ora?
a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
Le vacanze sono giunte al termine; i giovani si apprestano, quasi con tristezza, alla preparazione del rientro a scuola che sarà verso la metà del mese; mentre gli adulti riprendono il lavoro e gli orari della vecchia routine. Sono molte le persone che in questo periodo passano del tempo a riguardare le foto scattate durante i mesi precedenti, scatti che riguardano il mare, la montagna, la collina, i molti sorrisi, le serate divertenti, le partenze ed i rientri. Questo mese rappresenta un momento particolare, è il periodo più triste perché le vacanze estive sono terminate, le giornate iniziano ad accorciarsi, la luce è più fioca. Si respira un po’ di malinconia ed è come se ognuno di noi dovesse ristabilire la propria vita, con nuovi orari, un nuovo vestiario, una nuova routine al fine di non farsi cogliere impreparati dall’inverno che pare sia alle porte. Riprendere i vecchi ritmi non è facile per nessuno, in special modo se il periodo estivo è stato molto bello e ricco di emozioni, ma diviene fondamentale progettare tutta la quotidianità che abbiamo di fronte, rendendo partecipe tutti i componenti del nucleo familiare, non farsi abbattere dalla pesantezza delle miriadi di cose che ci sono da fare. In tutto ciò non si deve dimenticare di studiare anche l’alimentazione, poiché molti hanno preso qualche chiletto durante l’estate, altri si apprestano a riprendere l’attività agonistica e quindi si devono eliminare gli “sgarri” del periodo caldo. Si devono elencare anche nuove attività da poter fare da soli od in compagnia, magari lunghe passeggiate o nuovi sport che diano uno slancio positivo verso il proprio benessere psicologico. Settembre non deve essere solo un mese pesante perché è terminato il relax, le vacanze e le lunghe giornate passate al mare; è un mese importante per escogitare nuovi stimoli e per lavorare su quanto dobbiamo migliorare nella nostra vita, lo potremmo definire un mese di riflessione. I genitori dovranno elaborare dei momenti da condividere con i figli, in modo da potenziare la comunicazione e quindi migliorare l’ascolto attivo; i minori dovranno organizzare i momenti di svago e le ore di studio, i lavoratori dovranno pianificare orari e riuscire a staccare mentalmente quando rientrano a casa.