Psicologia: Il difficile rapporto tra genitori ed adolescenti
a cura della dott.ssa Alessia Micoli, psicologa
L’adolescenza è un periodo, compreso tra i 12 e i 24 anni, di evoluzione e di grandi mutamenti, che richiede una vastissima capacità di adattamento anche ai genitori, che molto spesso vengono messi a dura prova. Quello degli adolescenti e quello dei genitori è un mondo totalmente differente, in cui gli ultimi sono alla ricerca costante di un ponte con i primi ed in cui i primi cercano disperatamente di allontanarsi dai secondi. L’adolescenza è un passaggio difficile, complicato che a volte sembra una tragedia totale in cui discussioni, litigate, incomprensioni fanno da sovrano. L’andare d’accordo appare un’utopia, l’adolescenza viene vista come “L’età dello tsunami”, ma invece se si tengono a mente piccoli concetti tutto può mutare e il dialogare ed avere un bel rapporto può divenire possibile. È importante avvicinarsi al mondo dell’adolescente, nonostante oggi abbiano moltissime sollecitazioni dal mondo esterno, cercando di capirlo, di conoscere il suo mondo (Whatsapp, Instangram, Youtube, Tik Tok, Twitter, ecc.) i suoi legami e ciò che lo circonda e che molte volte i genitori non riescono a vedere, magari perché troppo presi dalla propria vita o semplicemente perché l’adolescente fa del tutto per avere il mondo proprio tenendoli lontano. Quest’ultimo atteggiamento è frutto di un momento travagliato in cui l’adolescente cerca di lottare per avere una propria autonomia. Per prima cosa il genitore deve sempre tenere a mente che è stato anche lui un’adolescente e molti stati d’animo che sta vivendo il figlio, lui li ha passati e forse anche metabolizzati. Per avere un buon rapporto con il figlio adolescente, il genitore dovrebbe fare riferimento ai modelli relazionali che ha avuto nel proprio passato ed i rapporti che aveva con i suoi genitori, prendendo in considerazione ciò che lo ha fatto soffrire e ciò che avrebbe voluto ricevere. Il genitore deve assumere il ruolo di “facilitatore” della comunicazione, promuovendo l’empatia, cercando di stimolarla e potenziarla di giorno in giorno; la buona comunicazione è la forma più alta se non, addirittura, l’unico strumento di prevenzione verso problematiche importanti quali: abuso di sostanze stupefacenti, abuso di alcol, problemi alimentari, condotte autolesive, depressione e comportamenti che violano la legge. Per promuovere una buona comunicazione il genitore deve innanzitutto evitare il silenzio, i musi lunghi, gli atteggiamenti accusatori o denigratori, assumendo un atteggiamento efficace. Importante non scordarsi mai che gli adolescenti hanno bisogno di non sentirsi mai abbandonati.