Psicologia: Il bornout in ambito lavorativo
a cura della dott.ssa Alessia Micoli, psicologa
Il bornout rappresenta una grave condizione di stress, persistente, associata al mondo lavorativo, è una situazione molto diffusa. Determinata situazione si configura come una vera e propria sindrome, un’insieme di segni e sintomi, che porta all’esaurimento delle forze e allo sviluppo di un quadro sintomatologico.
Il termine “bornout” significa bruciato, fuso; questa sindrome ha un origine multifattoriale. Questa sindrome può colpire qualsiasi lavoratore, soprattutto coloro che svolgono “professioni di aiuto”, difatti l’organizzazione Mondiale della Sanità afferma che questa sindrome è un “fenomeno occupazionale”.
I segnali di allarme possono essere:
– mutamenti nell’apposito
– difficoltà nel sonno
– somatizzazione
– elevato senso di stanchezza
– esaurimento dell’energia
– tachicardia
– cefalea e vari dolori muscolari
– autostima che diminuisce
– mancata soddisfazione
– assenza di motivazione
– spossatezza
– irritabilità
– pianto
– depressione
– abuso di alcol o di droghe o di nicotina
– assenteismo sul lavoro.
Non è facile riconoscere di avere determinata sindrome, ma quando si ha la sensazione di esserne colpiti è importante poterlo affrontare nella maniera più adeguata, ovvero si deve recuperare, al meglio, il proprio benessere psico- fisico. Si deve modificare lo stile di vita, affrontare e gestire lo stress, riposare.
Quando si avverte di essere sopraffatti dai vari sintomi e non si riesce a reagire è fondamentale rivolgersi ad un professionista.