Psicologia: Gestire l’attacco di panico
A cura della Dr. ssa Alessia Micoli, Psicologa
L’attacco di panico è una situazione che quasi tutti nella vita hanno provato, è quel qualcosa che se preso in tempo svanisce, altrimenti può divenire un handicap molto invalidante nella vita di una persona in quanto costringe le persone a non guidare più, a non riuscire a rimanere in macchina mentre si attraversa una galleria, ad evitare luoghi troppo affollati, a non andare più ad un concerto di un cantante che piace, ad avere difficoltà nel recarsi sul posto di lavoro. È una sensazione che genera paura che ne arrivi uno nuovo, più forte ed incontrollabile. L’ansia è un sistema di allerta, che fornisce all’individuo una grande possibilità, ovvero permette di rimanere concentrato e pronto ad agire e quindi ad affrontare le potenziali

minacce della quotidianità. Purtroppo quando non si riesce ad utilizzarla in maniera costruttiva questa situazione può scatenare delle sintomatologie più importanti quale l’attacco di panico. Il D. S. M-5, il manuale diagnostico dei disturbi mentali, descrive un attacco di panico come la comparsa improvvisa di paura o disagio molto forti che raggiunge il picco in pochissimi minuti, periodo durante il quale si verificano quattro o più di questi sintomi: Palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia. Sudorazione. Tremori fini o grandi scosse. Dispnea o sensazione di soffocamento. Sensazione di asfissia. Dolore o fastidio al petto. Nausea o disturbi addominali. Sensazione di vertigine, instabilità, “testa leggera” o svenimento. Brividi o vampate di calore. Parestesie, le sensazioni di torpore o formicolio. Derealizzazione la sensazione di irrealtà o depersonalizzazione la sensazione di essere distaccati da se stessi. Paura di perdere il controllo o di “impazzire”. Paura di morire. Non sono tutti insieme necessari per dar vita ad un attacco di panico, ne bastano. Vi sono molte tecniche per poter gestire l’attacco di panico, il cercare di controllare la respirazione, camminare il più possibile, distendere i muscoli, mantenere la clama. Importante tenere a mente che un attacco di panico, singolo, non può avere delle conseguenze letali o dannose. Fondamentale rivolgersi ad un professionista il quale darà consigli ottimi e fornirà la possibilità di effettuare un percorso teso a smantellare tutta la sintomatologia negativa che non permette di vivere in maniera serena la propria vita.