Psicologia: Dopo le vacanze mi separo.
a cura della dr.ssa Alessia Micoli
L’estate è terminata e ci si appresta all’organizzazione del nuovo periodo, lavorativo, scolastico e familiare. Molte coppie che si trovano in crisi hanno deciso di far passare le vacanze per poi prendere di petto la situazione ed arrivare ad una situazione risolutiva quale la separazione fisica dall’altra persona; magari non vi è la sicurezza di poter fare la cosa più adatta, molte volte si pensa che si potrebbe rovinare la vita dei figli, altri che sia la soluzione migliore, in special modo quando la situazione è altamente conflittuale. Non è una situazione semplice il dover giungere ad una rottura di un progetto di vita, in special modo quando vi sono dei figli. L’estate spesso porta un buon consiglio, in quanto alcune coppie hanno bisogno di un po’ di relax per viversi al meglio, allontanando lo stress della quotidianità ed in questi momenti riescono a migliorare la comunicazione ed affrontare i problemi ed arrivano a risolverli. Invece molte persone non riescono ad uscire fuori dalla “crisi coniugale” e l’estate, ovvero quel periodo più rilassato, le aiuta a riflettere sulla decisione da prendere, per sé stessi e per i propri figli. Alcuni, al rientro dalle vacanze contattano un avvocato familiarista per procedere alla separazione in Tribunale, vi è chi decide per una separazione consensuale, in cui vi è un accordo nella maggior parte delle situazioni (figli e casa), o chi invece decide di procedere per una separazione giudiziale in cui demanda al giudice ogni decisione e si vede anche partecipe di una consulenza tecnica di ufficio, in cui viene nominato un esperto psicologo che valuta le dinamiche familiari e suggerisce al Magistrato la soluzione migliore per il benessere psicofisico dei figli. Altre persone decidono di sedersi a tavolino con i componenti del nucleo familiare e parlare per poter decidere tutti assieme sul futuro, ed ovvero sugli orari del genitore non collocatario, ovvero colui che non vivrà sotto lo stesso tetto in cui vivono i figli, sulla locazione in cui il nucleo vivrà. Quest’ultima situazione è la condizione migliore, in quanto il condividere con i figli la decisione che mamma e papà non staranno più insieme e far capire che la coppia si divide ma che i genitori ameranno sempre i figli è fondamentale per poter prevenire alcuni problemi a cui potrebbero andare incontro i figli, quali attacchi di panico, nervosismo, tensione, isolamento sociale.