“Non aprite quella borsa” su You Tube la prima web serie pontina
Nata un’idea originale di Bia Bertizzolo e Marianna Parlapiano, la web serie “Non aprite quella borsa” sta riscuotendo, dallo scorso dicembre, un discreto successo di critica e di pubblico sull’omonimo canale You Tube. La serie è il frutto di un progetto nato per gioco e per passione da un team di professionisti che fanno della comunicazione e della cultura il filo conduttore delle proprie differenti esperienze professionali. Grazie all’attenta regia e montaggio di un videomaker come Giorgio Serra, il prodotto si colloca in un mercato particolare del web, con un linguaggio innovativo a metà tra tradizione e sperimentazione. Le protagoniste si divertono con le loro avventure tragicomiche e stravaganti a ridisegnare, in un’ottica di puro surrealismo, la realtà che vivono e le circonda. Punti di forza sono sicuramente la sarcastica e graffiante ironia e la leggerezza con le quali affrontano tematiche sociali e antropologiche di strettissima attualità, con un punto di vista squisitamente femminile, spesso anche anticipando e “prevedendo” fenomeni di costume e tendenze di grande interesse e attenzione mediatica. Le autrici, infatti, sono convinte che attraverso la chiave del grottesco e del non sense di tentare di veicolare potenti messaggi che possano far sorridere lo spettatore, ma al contempo farlo riflettere sulla complessità dei tempi in cui vivono. La serie si pone, inoltre, anche l’ambizioso obiettivo di raccontare e valorizzare le bellezze naturali, paesaggistiche, architettoniche della provincia pontina, in un affresco che ne delinei peculiarità e che ne esalti le suggestioni visive, al di là della scontata retorica del Mito della bonifica e colonizzazione che da sempre permea il racconto della nostra “Città di fondazione”, da anni prevalente chiave di lettura e di narrazione del territorio pontino. Un modo differente di promuovere il nostro territorio, caratterizzando anche personaggi del mondo culturale e fertili realtà artistiche in un modo completamente originale rispetto a quanto si è abituati a vedere. Il percorso narrativo si presta a differenti piani di interpretazione, creando situazioni e contesti che possano facilmente adattarsi alla realtà circostante, senza ammiccamenti mirati alla ricerca del facile consenso. Una sfida per promuovere e lanciare nel panorama dell’audiovisivo un prodotto autoriale di “qualità” in un mondo, come quello del web, che fa troppo spesso della superficialità, dell’omologazione, del sensazionalismo e della grevità l’unico mezzo comunicativo ed espressivo.