Libri: “Natale Prampolini e le bonifiche (1915-1950)” di Daniela De Angelis e Nicola Tirelli Prampolini
Sarà presentato Venerdì 10 Novembre alle 10.00 presso la Sala Convegni del Castello Caetani, il libro “Natale Prampolini e le bonifiche (1915-1950)” (Emigli editore) di Daniela De Angelis e Nicola Tirelli Prampolini. Dopo i saluti del Sindaco di Fondi Salvatore De Meo e dell’Assessore alla Cultura Beniamino Maschietto interverranno l’architetto e storico dell’arte Francesco Tetro e l’autrice Daniela De Angelis. L’incontro sarà moderato da Fabrizio Macaro. Il libro si compone di un’esaustiva raccolta di lettere d’archivio riguardanti la Bonifica dell’Agro Pontino, di Sibari, della Parmigiana – Moglia, del Ferrarese, di Monte San Biagio – Fondi e dell’Albania. Le lettere sono di Prampolini, Serpieri, Tassinari, Giuriati, Bianchi, Jandolo, Petrocchi e di altri protagonisti di una vicenda centrale nella storia d’Italia del XX secolo. Il carteggio più ampio riguarda la Bonifica Pontina: dalla corrispondenza si evince che il lavoro di Natale Prampolini fu irto di difficoltà, che i finanziamenti diminuirono in modo disastroso dopo il 1932, che l’ingegnere reggiano ebbe vari problemi con l’Opera Nazionale Combattenti, la Milizia Forestale e le autorità di Littoria, Pontinia e Sabaudia. Dai documenti risalta anche il suo duro lavoro per far accettare il sistema consorziale in una parte d’Italia assai vicina, in quel tempo, al più profondo sud. Particolarmente significative sono poi le testimonianze degli anni della guerra, quando gli operai vennero richiamati in armi, cominciarono a mancare i materiali e Prampolini intuì che la zona rischiava di ritornare allo stato ante-bonifica. Del tutto inedite sono i documenti da cui si evince che Prampolini accettò di occuparsi gratuitamente del vicino consorzio di Monte San Biagio – Fondi, che alla fine degli anni Trenta versava in pessime condizioni. Il lavoro d’archivio sta dunque rivelando una vicenda ancora viva che ebbe come protagoniste delle forti personalità, disposte a collaborare con la dittatura ma non per questo asservite e docili, anzi più che mai impegnate a far entrare il Paese nella Modernità. Daniela De Angelis è docente presso il Liceo Artistico Roma 2. Svolge attività di ricerca e studio nel settore dell’arte contemporanea, ambito nel quale ha pubblicato scritti, cataloghi e ricerche su – tra gli altri – De Pisis, Cambellotti, Siviero, le “città nuove” pontine, i monumenti alla Prima Guerra Mondiale, il rapporto tra arte e industria.