Le emozioni al tempo del Coronavirus
A cura della Dr. ssa Alessia Micoli – Psicologa, Criminologa
L’emergenza sanitaria causata del Coronavirus, sta facendo ricomparire la nostra parte più emotiva. L’Italia sta vivendo un contagio influenzale ed un contagio emotivo. Come fare per non essere sopraffatti da stati di angoscia, dovuti ad un fenomeno che non siamo in grado di conoscere e comprendere, a stati di paura dettati dal timore di essere infettati dal Covid 19, da stati di irritabilità, dovuti al dover rimanere in casa a contatto con atteggiamenti che non conoscevamo, quali schiamazzi e litigate dei figli?
La soluzione è una sola: cercare di comprendere ed elaborare le emozioni mano a mano che affiorano, non si deve
assolutamente reprimerle perché rimangono dentro di noi e fanno crescere un senso di frustrazione sempre più alto. L’emozione è una reazione- risposta dell’organismo ad uno stimolo imprevisto e proviene da ben tre componenti: la componente cognitiva, ovvero la cognizione di ciò che sta accadendo; la componente fisiologica, inerente le modificazioni fisiologiche, come il battito del cuore; la componente espressiva, che riguarda le espressioni del volto. Lavorare sulle emozioni ci impone la presa di contatto con noi stessi, con tutto ciò che avevamo messo da parte perché la vita ce lo imponeva; ma ad oggi l’imposizione è cambiata e dobbiamo sfruttare questo momento in maniera costruttiva tramite il potenziamento delle relazioni familiari. L’apporto dell’aiuto di uno psicologo, in questo periodo, è fondamentale. Ma nel proprio piccolo si può fare molto: cambiare le abitudini, strutturare la giornata aiuta a sperimentare le emozioni, come per esempio il fare un gioco di società, il pomeriggio, aiuta a ritrovare piccoli sentimenti di gioia e di solito la gioia è contagiosa in quanto è un’emozione che si esternalizza e chi è vicino se ne accorge e ne rimane influenzato.
Le emozioni durante il covid19