Latte: la misura è colma
La Coldiretti di Latina e quella di Frosinone sottoscrivono in pieno la lettera aperta scritta dal Presidente di Coldiretti Lazio David Granieri al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che inizia così: “Caro Presidente, l’annosa questione della proprietà della Centrale del latte di Roma, le esigenze di tutela della qualità e della territorialità del nostro prodotto e l’attesa che in questi giorni si giunga ad una definizione del prezzo del latte, dopo la riunione del Tavolo di concertazione per la definizione del prezzo alla stalla, mi spingono a scriverti”. Granieri si appella “al buon senso di Zingaretti affinché intervenga direttamente e con decisione per fare in modo che la Regione Lazio metta in atto quel ruolo di impulso e mediazione che le è proprio ed ora più che mai può e deve esercitare”. Le parole di Granieri non possono che essere condivise dalla Coldiretti ciociara e pontina che registrano sempre più frequentemente le “situazioni limite in cui sono costretti ad andare avanti gli allevatori” affermano il direttore di Frosinone e Latina di Coldiretti Saverio Viola e i presidenti Vinicio Savone e Carlo Crocetti. Coldiretti, che ha tra i suoi scopi quello di tutelare la competitività ed agevolare il rilancio delle imprese agricole del territorio, propone un’iniziativa concreta per venire incontro al comparto zootecnico messo, come ben noto in questo periodo di crisi, a dura prova: utilizzare gli immobili di proprietà dell’ARSIAL per costituire un fondo che permetta di disporre di liquidità per un valore che già oggi limitatamente al patrimonio urbano della sola ARSIAL si aggira intorno ai 100 milioni, con l’obiettivo di garantire agli allevatori la partecipazione all’acquisto di quote significative della centrale del latte di Roma, sulle cui vicende proprietarie e gestionali Coldiretti si è espressa più volte, con l’obiettivo di arrivare ad un maggiore protagonismo del mondo allevatoriale romano e laziale. Per Coldiretti, come più volte e più riprese, in diversi ambiti, anche il direttore regionale Aldo Mattia, ha messo in risalto, si deve tener conto della gravità della situazione che si è venuta a creare con la scadenza dei contratti, con una corsa al ribasso che gli allevatori non sono più in grado di sostenere. Infatti, solo mese di luglio, ad appena un mese dalla scadenza dei contratti, si registra un calo medio dei prezzi di oltre il 5%, passando da circa 45 centesimi al litro a poco più di 42 centesimi.