L’Andreoli Top Volley presenta il nuovo tecnico
Sarà Gianlorenzo Blengini a giudare la formazione pontina nella prossima stagione. Il tecnico piemontese proviene da due stagioni a Santa Croce in A2 e un triennio a Vibo Valentia in A1, prima di allora è stato il vice di Mauro Berruto a Torino, Piacenza e Montichiari e di Julio Velasco a Piacenza, Modena e Montichiari. A fare gli onori di casa il presidente dell’Andreoli Top Volley Gianrio Falivene. Il Sindaco si scusa per l’assenza per motivi strettamente personali ma porta i saluti e i ringraziamenti alla società e in particolare al presidente Falivene. L’Aula Consiliare è stata scelta per dare un tono di ufficialità da parte del Comune di Latina, corre l’obbligo da parte di tutta l’Amministrazione Comunale di sensibilizzare la popolazione su quello che sta facendo la società per la Città. “Blengini ha poco da essere presentato, è da molti anni che è nel giro della pallavolo di alto livello prima come secondo e poi come primo. La scelta si sposa bene con la nostra idea di squadra. Una squadra combattiva con il giusto entusiasmo. Una squadra che avrà l’obiettivo primario di riempire il palazzetto – ha detto Gianrio Falivene – Continuano ad esserci nubi sul futuro di questa squadra, bisogna fare degli aggiornamenti settimanali per sapere il nostro budget e muoverci nella campagna acquisti. Una stagione che molte società hanno difficoltà di confermare e lo vedremo solo al termine delle iscrizioni chi ci sarà in A1. Volevo ringraziare Gianluca La Starza, il presidente del Latina Calcio a 5, per le belle parole nei nostri confronti espresse al termine del campionato dopo la loro promozione in A1”. Gianlorenzo Blengini ha invece esordito così: “Ringrazio prima di tutto la società per l’opportunità che mi ha dato. La mia è stata una scelta molto semplice, mi sono sentito voluto, e questo è importante. Credo che la cosa fondamentale, oltre che recuperare terreno dal punto di vista dei risultati, sarà quello di riempire il palazzetto. Questo in parte dipenderà e prescinderà anche dai risultati, perché fondamentale sarà la mentalità che la squadra dimostrerà di avere in campo. Sulla mentalità si lavora quotidianamente, non c’è un pulsante per attivarla, ma solo il lavoro giornaliero farà la differenza. Partiamo da una base di giocatori sotto contratto che sono una qualità aggiunta. La spina dorsale di una squadra è avere una buona ricezione con un palleggiatore che ha idee chiare, delle mani pensanti. Il palleggiatore lo abbiamo, ora dobbiamo costruire il resto”.