L’Andreoli prova la risalita con uno Starovic in più
L’Andreoli Latina piano piano si sta ritrovando. La squadra di Santilli ha iniziato la stagione nel peggiore dei modi rimediando tre sconfitte consecutive per 3-0, non riuscendo neanche a vincere un set. Una situazione difficile, soprattutto dal punto di vista psicologico, cambiata dopo la vittoria in Challenge Cup contro il Chemes Humennè, apparso tecnicamente inferiore ma che ha consentito a Sottile e compagni di sbloccarsi dal punto di vista mentale. Così è arrivata anche la prima vittoria in campionato, nel turno infrasettimanale contro Molfetta e dunque la banda pontina ha potuto muovere la classifica visto che quello 0 nella casella dei punti pesava sulle spalle di un gruppo sicuramente valido. La società per rilanciare dopo un inizio così difficoltoso ci ha messo del suo: ha ingaggiato Sasa Starovic, opposto slavo che nel 2011 s’impose proprio con la maglia dell’Andreoli arrivando a vincere la classifica dei marcatori davanti a mostri sacri come Lasko e Fei. La mancata conferma da parte del mancino bosniaco ma naturalizzato Serbo, aveva lasciato i tifosi biancoblu con l’amaro in bocca e dunque, alla notizia del ritorno di Starovic i supporters si sono divisi: da un lato c’è chi non dimentica “l’abbandono” di due anni fa, mentre dall’altro, c’è chi mette in primo piano il lato tecnico dove, Latina ha indiscutibilmente acquisito un potenziale maggiore e si coccola l’opposto. Il nuovo esordio di Starovic con l’Andreoli sarà nientemeno che a Trento per la gara di recupero della prima giornata. Ma quella trentina sarà solo una delle gare in programma per il sestetto biancoblu in pochi giorni. In rapida successione ci sarà, oltre alla sfida di ritorno in Slovacchia contro il Chemes Humennè in Challenge Cup, Piacenza, Verona e Modena in rapida successione e Latina deve farsi trovare pronta se desidera abbandonare l’ultima piazza. Le caratteristiche di questa squadra sono balzate all’occhio fin da subito: una battuta efficace, un discreto cambio palla ma un muro e una difesa che possono certamente migliorare così come le percentuali in ricezione ancora troppo basse. Logico che una squadra con un potenziale tecnico come l’Andreoli non può rimanere in fondo alla classifica ma la risalita sarà condizionata dalla velocità con cui il gruppo affinerà la propria intesa. La vecchia guardia come Sottile, Gitto, Verhees, Fragkos, Noda e Rossini non hanno bisogno di tanto tempo per capirsi in campo ma i nuovi hanno bisogno di pazienza: Skrimov, Torres, i giovani Candellaro e Paris così come lo stesso Starovic. La società ha molta fiducia in questo gruppo e nel lavoro di Roberto Santilli, allenatore che conosce bene gli umori e le pressioni della piazza pontina. Le prossime impegnative gare diranno ai tifosi di che pasta è fatta questa Andreoli Latina e se davvero il periodo nero è stato definitivamente archiviato. Del resto, le potenzialità per una scalata ci sono tutte ma nello sport, i fattori da combinare insieme per vincere sono tanti: non resta che attendere e stare vicino ad una squadra che rimane pur sempre la punta di diamante dello sport latinense.