La sindrome da dipendenza da internet

a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
Gli adolescenti passano sempre più tempo con il cellulare alla mano o di fronte al tablet od al computer, questo perché giocano online, oppure si vedono delle serie, si fanno i selfie, chattano fino a tardi con amici ed arrivano, addirittura, a fare i compiti in video chiamata. Il cellulare è sempre con loro e non lo lasciano mai in giro, lo hanno sempre in tasca. Senza il collegamento in rete si sentono persi, se rompono il telefonino vanno ai matti. Arrivano a sviluppare una vera e propria dipendenza da Internet, generando un disturbo del controllo degli impulsi; “internet addiction”, questa condizione si manifesta quando l’uso di internet diviene incontrollato ed interferisce in maniera negativa con la vita quotidiana, con il lavoro, o le relazioni sociali. Gli studi dimostrano che la dipendenza da Internet è, infatti, una forma di abuso-dipendenza che può generare vari sintomi da astinenza, quali l’isolamento sociale e molti problemi lavorativi. Quando i giovani non sono “connessi”, rischiano di avere degli attacchi d’ansia, eventi depressivi e sintomi d’astinenza fino a generare dei disturbi conclamati quali: il disturbo depressivo od il disturbo ossessivo-compulsivo. Iniziano con un’alterazione del tono dell’umore, stimolano dei conflitti immotivati in famiglia. La letteratura suggerisce che il disturbo da dipendenza da internet, sia più comune tra i maschi rispetto alle femmine. Le differenze di genere emergono anche nelle motivazioni dell’utilizzo. Gli studi evidenziano che i maschi usano Internet principalmente per scopi ludici e di intrattenimento, come il gaming e il cybersex, mentre le femmine sono più inclini all’uso di Internet per la comunicazione interpersonale e lo studio (Choi et al., 2018; Li, 2022). Inoltre, il tutto ha un impatto sulla salute fisica: la sedentarietà legata all’utilizzo prolungato di dispositivi digitali può contribuire all’obesità ed il tempo eccessivo davanti agli schermi può causare secchezza oculare, emicrania e riduzione della qualità della vista.