La psicologia della violenza
a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
La violenza viene generata da un’alta aggressività, che secondo Freud appartiene al corredo delle pulsioni dell’uomo. Per molti psicologi l’aggressività è già insita nel bimbo piccolo e la si può osservare all’interno degli asili. Spesso al concetto di aggressività e di violenza viene associato il concetto della criminalità, in particolar modo ai giorni nostri, basta seguire un telegiornale e già vediamo tanti esempi di violenza. Einstein sosteneva che l’aggressività si esprime con la guerra, ma purtroppo la violenza ha tanti volti. Molti psicologi asseriscono che ognuno di noi ha una sana aggressività che a volte può tradursi con una spinta alla perfezione od all’autoaffermazione nella società, che ci rende ostili e poveri di animo. A volte ci mettiamo al centro di tutto dimenticando che esistono gli altri, con le loro emozioni ed i loro desideri, con il loro volerci bene. Il nostro ego ha bisogno di nutrirsi e non riusciamo più a capire chi ci sta vicino e si instaura un circolo vizioso in cui, inevitabilmente, viene generata della violenza. La violenza non è solamente fisica, ma può essere anche psicologica.
Molti attribuiscono la violenza al corredo genetico, altri alle esperienze negative che vengono vissute e non elaborate. Spesso è la frustrazione della propria vita che induce la nascita di sentimenti negativi quali: l’invidia, la rabbia, l’indifferenza verso il prossimo.
nella foto: Dr. ssa Alessia Micoli, psicologa