La C. T. U. nei casi di separazione ed affidamento dei figli
Ci possono essere molti motivi che portano a difficoltà nel rapporto di coppia e, quando i tentativi fatti per riuscire a risolvere la situazione non hanno dato degli esiti positivi, la coppia può arrivare a prendere la decisione di separarsi. Interrompere e rompere il patto coniugale è una decisione esistenziale molto importante da dover affrontare, in special modo se vi sono dei figli. La separazione tra due persone è considerata uno degli egli eventi di vita più stressanti, per tutti i membri che compongono una famiglia; sono molte le persone che si recano da uno psicoterapeuta per avere un supporto alla situazione. I coniugi che sono riusciti a trovare un sorta di accordo per la separazione possono chiedere direttamente al Tribunale civile la separazione consensuale; si possono avvalere di un solo legale. La separazione può essere di due tipi: giudiziale o consensuale. Come ben sappiamo il diritto di pretendere la separazione giudiziale o l’omologazione di quella consensuale spetta esclusivamente ai coniugi. Quando l’accordo dei coniugi, relativamente all’affidamento e al mantenimento dei propri figli, è in contrasto con l’interesse di questi, il giudice (anche su richiesta di una parte) può nominare una C. T. U. ovvero una consulenza tecnica di ufficio ove un proprio consulente dovrà osservare e decidere quale sia l’affidamento più idoneo per il minore o i minori che ne sono coinvolti. L’esperto designato dal giudice, potrà essere uno psicologo, uno psicoterapeuta, uno psichiatra, un neuropsichiatria, un medico legale; fondamentale che abbia un bagaglio conoscitivo specifico in relazione alla conoscenza sull’età evolutiva ed in particolar modo sul bambino che vive in una famiglia che si sta o che si è divisa. La consulenza si svolgerà nello studio del consulente designato dal magistrato. Si esplicherà, in tempi lunghi dato che il giudice fornisce 120 giorni per l’espletamento dei lavori peritali, con colloqui clinici individuali, con colloqui tra la coppia, osservazione dei minori (in un ambiente adeguato alla loro età) ed il rispettivo genitore, visite domiciliari, incontri con gli insegnanti ed una parte testologica ove ad ogni componente del vecchio nucleo familiare sarà somministrata una batteria di test (Alessia Micoli: “Genitori di fronte la separazione. Come affrontare una C. T. U.”, Franco Angeli, Verona, 2012.) Alla nomina di un consulente tecnico le parti possono avere la possibilità di effettuare la nomina di consulenti tecnici di parte, C. T. P., che lavoreranno al fianco del C. T. U., effettuando delle proposte e ne controlleranno il lavoro avvalendosi anche della possibilità di fornire relazione scritta. All’interno dell’AIDEP, Associazione Italiana, Diritto e Psicologia vi sono molti professionisti esperti che possono offrire un sostegno sia legale che psicologico; ovvero vi sono avvocati che possono aiutare il singolo nelle vicende che si svolgono in tribunale, psicoterapeuti che possono sostenere la persona in una vicenda che modifica, inevitabilmente, la vita e psicologi esperti in psicologia giuridica che svolgono il ruolo di consulente di parte che possono prendere per mano la persona ed accompagnarla nel cammino tormentoso della Consulenza Tecnica di Ufficio. Per info: 3351577967- 0773484628. Sede: v. E. Filiberto n. 9 Latina