Intesa PMI 99.0 incontra comune e dogre per la pubblicità a Latina

Intesa PMI 99.0 incontra comune e dogre per la pubblicità a Latina
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Le more per le sanzioni Dogre vanno comunque pagate. Impossibile, per il Comune intervenire, al contrario di quanto affermato qualche mese fa.

Alla presenza di tutte le associazioni di categoria che fanno parte di Intesa PMI 99.0 (Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Casartigiani, CNA e Federlazio) si è tenuto questa mattina l’incontro richiesto al Comune di Latina e alla Dogre per discutere dei tanti problemi relativi alla gestione della pubblicità che hanno portato, nei mesi scorsi, a multe salatissime elevate nei confronti di molti commercianti soprattutto del centro cittadino. Presenti il Sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, il Dirigente dell’ufficio Tributi del Comune, dott. Quirino Volpe e i rappresentanti della Dogre s.r.l. (la società che gestisce la riscossione dei tributi pubblicitari da parte del Comune) tra cui l’amministratore delegato, Armando Greco. “Il problema Dogre a Latina è diventata una vera emergenza – ha affermato il Direttore di Federlazio, Saverio Motolese, che ha aperto l’incontro in qualità di padrone di casa- e la presenza, oggi, di sei associazioni di categoria sta a dimostrare la volontà da parte nostra di volere risolvere un problema che sta causando gravi disagi agli esercenti già provati dalla pesante crisi ancora in atto”. Tra i punti discussi nella riunione il problema della mappatura della città di Latina dove fare la pubblicità in una zona centrale o in periferia costa la stessa cifra (peraltro molto alta anche nel caso dei borghi); gli alti costi della pubblicità, lievitati fino al 150% per una scelta comunale datata 2006, che invece di portare maggiori introiti ha costretto i commercianti a cercare di fare meno pubblicità possibile; il fatto che non ci siano controlli adeguati rispetto ai cartelloni pubblicitari abusivi installati in varie zone della città senza l’autorizzazione di nessuno da parte di una società di Roma che stipula addirittura “regolare” contratto con gli ignari commercianti che poi vengono multati dalla municipale; il problema delle multe elevate per fioriere, zerbini, tende da sole etc.; ultimo, e più importante, il problema delle more, relative alle multe elevate nei mesi scorsi, che il Comune di Latina aveva detto (anche a mezzo stampa) che non andavano pagate e che, invece, dovranno essere saldate comunque. “Per quanto riguarda le more mi assumo tutte le responsabilità nel dire che, purtroppo, abbiamo scoperto che il Comune non può fare niente – ha affermato il sindaco Di Giorgi – ci siamo arenati con la Delibera promessa, perché giuridicamente non possiamo agire. C’è in ballo una responsabilità da parte della Corte dei Conti per cui come rappresentante dell’Amministrazione chiedo il vostro aiuto per cercare di trovare una soluzione”. Il sindaco ha poi invitato i rappresentanti delle varie associazioni di categoria a trovare altri esempi cioè capire se in altri comuni d’Italia sono state trovate soluzioni per aggirare il problema. “Se riuscirete ad individuare soluzioni sostenibili – ha affermato ancora Di Giorgi – sarò il primo a sottoscriverle, ma così come stanno le cose non si può tornare indietro”. I commercianti, dunque, si troveranno costretti, tra qualche mese, a pagare tutto. Sul delicato tema è intervenuto anche l’AD della Dogre, Armando Greco, che ha sottolineato come la sua società non abbia ancora stampato gli accertamenti. Greco si è detto poi disponibile a venire incontro alle esigenze della città, ma la legge obbliga la Dogre a richiedere la riscossione delle multe pena sanzioni, anche in questo caso, da parte della Corte dei Conti. “Vorremmo aiutare di più le imprese – ha dichiarato il sindaco – ma oggi, intervenire sui tributi locali, con l’attuale Legge di Stabilità è impossibile. Gli unici ad avere seguito le regole della Spending Review sono stati i Comuni e questo è stato motivo di protesta da parte mia, come componente dell’Anci, nei confronti del Governo”. “Pensate – ha proseguito Di Giorgi – che con 7 milioni e mezzo di euro di entrate in meno siamo comunque riusciti a mantenere gli stessi servizi e a non imporre ai cittadini il pagamento della mini Imu, e questo è già un miracolo”. Per quanto riguarda, invece, gli altri punti esaminati nella mattinata, il sindaco ha chiesto alle associazioni di categoria di preparare una nuova mappatura che divida le zone della città in settori di pregio (come il centro) e zone dove la pubblicità costerà meno. Per quanto riguarda i cartelloni abusivi Di Giorgi si è preso l’impegno di incaricare, oggi stesso, il Comandante dei Vigili Urbani affinché l’abuso sia adeguatamente segnalato così da informare anche i commercianti. Per quanto riguarda le multe elevate per gli addobbi fuori dai negozi, il sindaco ha assicurato che è già allo studio un nuovo Regolamento per l’arredo urbano che consentirà agli esercenti di usufruire, gratuitamente, di addobbi comunali nuovi e funzionali. E’ stato, inoltre, deciso su proposta delle varie associazioni di categoria, di istituire uno Sportello all’interno della Dogre dedicato alle relazioni con i commercianti e la società di riscossione tributi, da parte sua, si è impegnata a preparare un vademecum (da distribuire poi agli associati) per fare un po’ di chiarezza sulle regole, sulle tariffe e sulle scadenze da rispettare in materia di pubblicità.

 


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