“In-Chiostro” presenta: “Storie che danno da pensare”
Questo pomeriggio alle 18.00, la Compagnia Rem&Cap con gli studenti dell’Istituto Pacifici e De Magistris, porteranno in scena a Sezze, uno spettacolo itinerante nel Parco dei Cappuccini dal titolo “Storie che danno da pensare”dove lo spettatore sarà parte integrante dello spettacolo. Dopo il grande successo per lo spettacolo “Memoria del Tempo, Tempo della Memoria”, proposto dalla Compagnia teatrale Club Teatro – Rem & Cap Proposte, diretta da Riccardo Caporossi svoltosi ieri in una gremita chiesa di Sant’Anna, in centro a Sezze che, ha accolto una rilettura davvero particolare e scenicamente coinvolgente de “Le Confessioni” di Sant’Agostino, ideata e scritta da Caporossi, apprezzato in scena accanto a Vincenzo Preziosa e ai ragazzi dell’Istituto Pacifici e De Magistris. Una lettura delle pagine filosofiche più profonde di Sant’Agostino sul tempo e la memoria, tra installazione e reading, che ha offerto al pubblico della rassegna “In-Chiostro, arte ed enogastronomia nel Convento” una nuova esperienza di teatro, allestita in uno dei luoghi più suggestivi del paese lepino. Il successo della Rem&Cap è pronto a replicarsi questo pomeriggio alle ore 18 al Parco dei Cappuccini, dove Caporossi e Preziosa, sempre coadiuvati dagli studenti dell’Istituto Pacifici e De Magistris, porteranno a Sezze lo spettacolo itinerante “Storie che danno da pensare”. Lo spettacolo è un viaggio tra sentieri naturali del Parco dei Cappuccini, costellato di azioni sceniche, installazioni, musica e letture di testi poetici, instaurando un dialogo tra l’elemento naturale e la natura dell’uomo. Frammenti e storie concrete che inducono a decifrare pezzo dopo pezzo, attraverso un percorso temporale, l’ascolto e la visione della Natura. Per lo spettatore è come essere dentro la scena, dentro un quadro, dentro un romanzo. Come si legge nelle note allo spettacolo, “L’azione teatrale guiderà il pubblico in un viaggio sia reale, attraverso l’ambiente, sia immaginario con i testi e la drammaturgia proposti. Per il pubblico è una singolare esperienza e una modalità non consueta: all’interno di una scena naturale viene guidato a scoprire ed assistere agli eventi scenici collocati lungo il percorso con momenti in cui verrà anche invitato a leggere ed agire. Una modalità di coinvolgimento che rompe gli schemi tradizionali. L’ambiente arricchisce il Teatro di scenografie consentendo di superare le tradizionali barriere tra spettatore e attore, tra spazio scenico e spazio per il pubblico, creando tra loro una innovativa fusione. Acqua, Terra, Fuoco sono gli elementi che dominano la scrittura scenica. In varie epoche, poeti, scrittori, musicisti, artisti in genere hanno preso spunto da questi elementi per le loro composizioni. Parlando di Acqua, Terra e Fuoco hanno parlato dell’essere umano, della sua esistenza e delle sue passioni”.
L’ingresso allo spettacolo è libero.