Il Tonno Rosso dei palangari ponzesi all’attenzione del MIPAAFT
Si è tenuto nei giorni scorsi, presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo (MIPaaft) un importante incontro sulla triste problematica del tonno rosso a Ponza. Da una parte il Sottosegretario con delega alla pesca On. Franco Manzato, il suo capo segreteria, dott. Giuseppe Nezzo e il Direttore Generale del Ministero dott. Riccardo Regillo e dall’altra Ettore Di Meglio, figura di riferimento della marineria ponzese, l’assessore del Comune di Ponza Gelsomina Califano e il Presidente del FLAG Mar Tirreno Pontino, dott. Mauro Macale.
In un clima cordiale e collaborativo il rappresentante della marineria ponzese ha descritto quanto succede ormai da tempo ai palangari isolani a pesce spada, che pur rispettando le normative sul tipo di attrezzi ed esca da utilizzare, sempre più spesso pescano accidentalmente tonni di ogni dimensione e che pur morti sono costretti a lasciare andare alle profondità marine. Le attuali normative nazionali e comunitarie, per quanto prevedano per le spadare la pesca accidentale del tonno rosso, sono di fatto estremamente limitanti al punto da non consentire di portare a terra e commercializzare nulla del tonno accidentalmente pescato. Questa problematica è particolarmente evidente per il Tirreno Centrale che vede il passaggio del tonno rosso in un periodo successivo rispetto alle regioni più a Sud che in sostanza consumano tutte le quote previste.
È stato pertanto richiesto al Ministero di permettere ai pescatori ponzesi di poter sbarcare in maniera legale e con una procedura condivisa con le autorità una quantità seppur circoscritta di tonno rosso che comunque i palangari a pesce spada catturano. La richiesta è stata avanzata sia per dare modo di integrare il reddito, ormai contenuto, delle spadare, ma anche e soprattutto per la questione sociale connessa al comparto pesca. I giovani isolani, a fronte di un duro lavoro e poco reddito, stanno abbandonando il settore con l’ulteriore conseguenza di una costante riduzione degli abitanti stanziali sull’isola.
È stato ricordato ai rappresentanti ministeriali che la pesca a Ponza è basata su imbarcazioni a conduzione familiare che
pescano all’interno delle acque territoriali e con strumenti a basso impatto ambientale. Il direttore Regillo ha dato atto che i pescatori di Ponza si sono sempre comportati correttamente con le autorità e disponibili a rispettare le normative ed a modificare attrezzi e imbarcazioni.
L’On Manzato ha mostrato molta attenzione e disponibilità nel prendere in esame le proposte avanzate dalla delegazione. Ha informato i presenti che ha già in corso una fattiva interlocuzione con le diverse categorie interessate alla pesca del tonno rosso (circuizione, ingrasso, pesca artigianale, pesca sportiva e accidentale) e che in tale contesto terrà conto delle problematiche espresse dai palangari ponzesi, che in effetti sono gli unici del Tirreno Centrale.
La delegazione ponzese soddisfatta di questo primo incontro, nell’accomiatarsi ha invitato l’On. Manzato e gli alti dirigenti del Ministero a partecipare ad una battuta di pesca a Ponza, così da verificare e rendersi conto in prima persona cosa succede ogni giorno nel nostro mare.