Il bambino conteso dai genitori
a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
I minori si trovano spesso ad essere contesi da parte dei genitori, all’interno delle separazioni, che siano giudiziari o consensuali. Ogni evento della vita che costringe l’individuo ad una forma di riadattamento crea un disagio ed a volte della tensione e nuove dinamiche, che devono essere elaborate e metabolizzate per evitare delle conseguenze negative. La separazione, anche se non è caratterizzata da forti contrasti crea nuove condizioni in cui si deve dar vita ad una rivoluzione dei ruoli e ad una nuova rivisitazione dei rapporti ed una nuova condizione ed organizzazione. Il bambino viene messo in condizione di dover cambiare vita, a volte deve cambiare casa, scuola, sport ed amicizie. I bambini hanno una grande resilienza e la maggior parte riescono ad adattarsi con estrema facilità alle nuove situazioni, in particolar modo quando hanno dei genitori che forniscono amore, che danno le adeguate spiegazioni, che hanno con loro una buona comunicazione e soprattutto rispettano il loro interesse. Cosa differente quando, invece, i genitori sono sintonizzati esclusivamente sui propri bisogni e sul mandare avanti una battaglia contro l’altro genitore, con convergenze di energie; cioè, quando un genitore denigra l’altro di fronte al figlio, oppure vieta i rapporti con la famiglia dell’altro genitore ed il figlio o pretende di prendere il figlio noncurante dei bisogni o delle attività, del minore stesso. In altre situazioni il minore viene coinvolto nei problemi del genitore, ovvero economici e sentimentali. In queste situazioni i genitori triangolano il figlio, confidandosi come se fosse un adulto, o cercando in lui un alleato oppure, molti, cercano di convincerlo che è meglio che abbia un unico genitore e che questi è l’unico in grado di potersi prendere cura di lui. Problemi che aggravano un malessere che può trasformarsi in un vero e proprio disagio psicologico, in particolar modo, quando il minore diviene oggetto di contesa da parte dei genitori, specialmente quando viene trascinato in Tribunale. Questo accade all’interno di ascolti protetti o di consulenze tecniche di ufficio, dove vi sono terze persone, dei professionisti che spiegano al minore quanto sta accadendo e che devono valutare il suo stato psicologico.