Genitori e didattica a distanza
a cura della Dr. ssa Alessia Micoli, Psicologa – Criminologa
L’emergenza del Coronavirus ha portato molte modifiche alla vita di ognuno in tutti i campi dal lavoro agli spazi ludo- ricreativi. Il cambiamento più drastico è stato visto per quel che concerne la chiusura dei luoghi della scuola e, quindi, l’adozione di una nuova didattica ovvero quella che avviene tramite le piattaforme digitali di WESchool, Meet, Zoom, Whatsapp, denominata “DAD”, didattica a distanza. Tutto virtuale: lezioni e compiti online che hanno visto i ragazzi ed i docenti utilizzare la tecnologia in maniera diretta. Ma la didattica a distanza ha stravolto non solo i minori ma le intere famiglie, poiché è stato richiesto molto anche ai genitori, i quali hanno dovuto far capire ai figli l’importanza di studiare con questo nuovo metodo, preservare la continuità e soprattutto hanno dovuto iniziare a prendere dimestichezza con il mondo digitale. La tecnologia imposta dalla didattica ha fatto si che i genitori rivestissero un ruolo a 360° poiché a loro si chiede di effettuare dei compiti importanti: seguire i figli se hanno effettuato le consegne dei professori, si chiede di fare gli incontri con i professori online, di monitorare il registro elettronico per osservare l’andamento scolastico online dei figli e speso, aiutare i figli nello svolgimento dei compiti. Per molte famiglie è stato un notevole carico dovuto agli orari delle lezioni, allo stress del gestire la nuova modalità delle interrogazioni, al trovare un luogo adatto dove il figlio potesse seguire la lezione senza essere disturbato. Sono molti i genitori che in preda alla tensione, alle litigate ingestibili scoppiate in casa per molteplici motivi scatenati dalla DAD, si sono rivolti allo psicologo per chiedere un aiuto circa la gestione della situazione scolastica online, per avere consigli su come strutturare il planning scolastico dei figli e soprattutto esortarli ad una autonomia sotto il profilo scolastico.