Fondi: La Città del Noi, il convegno
Si terrà Venerdì 15 Giugno, alle 18.30 presso la Sala convegni del Castello Caetani, il convegno “La Città del Noi – Favorire benessere, piena inclusione sociale e autonomia delle persone con disabilità”. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Fondi in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.Ai saluti istituzionali del Sindaco di Fondi Salvatore De Meo e dell’Assessore ai Servizi Sociali Dante Mastromanno faranno seguito gli interventi del Consigliere regionale Paolo Ciani, Vice Presidente Commissione Sanità, Politiche sociali, Integrazione sociosanitaria, Welfare della Regione Lazio (“Pensare al poi: la Legge del “dopo di noi”), della Dott.ssa Angela Carnevale, Coordinatrice del Centro diurno “L’Allegra Brigata” (“Durante noi: esperienza residenziale di autonomia”), del Dott. Giancarlo Penza della Comunità di Sant’Egidio (“Città comunità e riscoperta del noi”) e del Dott. Antonio Marcucci, Assistente sociale del Comune di Fondi (“Storie di disabilità: una lezione per tutti noi”). Le conclusioni sono affidate al Consigliere regionale Giuseppe Simeone, Presidente Commissione Sanità, Politiche sociali, Integrazione sociosanitaria, Welfare della Regione Lazio. «Le reti familiari e sociali – affermano il Sindaco De Meo e l’Assessore Mastromanno – rappresentano la struttura di una comunità e al tempo stesso la sua principale risorsa. Il Comune di Fondi è impegnato da anni a svolgere un ruolo centrale nel welfare cittadino, strutturando e integrando una pluralità di interventi e iniziative che va dalla tutela dei minori alla cura delle persone con disabilità, dal rafforzamento della rete della Terza età agli interventi rivolti a persone in condizione di marginalità, fino agli inserimenti lavorativi con l’assegnazione di borse lavoro per attività risocializzanti, connettendo le azioni dell’Ente con quelle dell’associazionismo sociale e del Terzo settore. La sfida che tutti i Comuni devono affrontare per il prossimo futuro è quella di garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone disabili quando vengono a mancare i familiari che li hanno seguiti fino a quel momento, consentendo loro di continuare a vivere nelle proprie abitazioni o in strutture gestite, evitando il ricorso all’assistenza sanitaria. L’obiettivo è dunque che la cura degli altri diventi una responsabilità e un’occasione per tutti noi».