Estate e psicologia
a cura della Dr. ssa Alessia Micoli. Psicologa
Siamo in piena estate, c’è chi è già in vacanza, chi va al mare, chi predilige la montagna, chi sta organizzando le proprie ferie, ma purtroppo c’è chi soffre della bella stagione, chi smania e non vede l’ora che arrivi settembre e che torni il fresco. In estate difatti, spesso possono aumentare, a causa del caldo e della conseguente poca energia in alcune persone dei sintomi di quadri psicologici abbastanza rilevanti come l’ansia e la depressione, ovvero possono insorgere dell’irrequietezza, del malumore, la mancanza totale di stimoli per poter organizzare al meglio la propria
giornata e quella dei familiari (in special modo per le donne, madri di famiglia). Il senso di nervosismo generalizzato può essere portato dal caldo, dalla diminuzione della pressione, dal non sopportare l’aria condizionata, dall’umidità. Spesso sono le persone ansiose che ne risentono in quanto devono riuscire ad adattarsi a luoghi freschi con aria climatizzata per poi passare al caldo che vi è fuori, e a volte può accadere che si sviluppino degli attacchi di panico causati dalla mala gestione di comportamenti anomali. Invece il senso di malessere e di spossatezza può essere dovuto anche al fatto che si dorme di meno, ricordiamo che anche Ippocrate evidenziava l’importanza di un regolare ritmo sonno-veglia, già lui affermava che i pazienti dovrebbero passare il giorno svegli e la notte dormendo. È importante rivolgersi ad un professionista per elaborare queste sensazioni che potrebbero degenerare e portare a conseguenze più gravi.