Cisterna Film Festival IVª ed, Vince Nightshade Di Shady El-Hamus.
La quarta edizione del Cisterna Film Festival è giunta al termine consacrando, nella splendida location della corte di Palazzo Caetani, i suoi vincitori. Alla presenza di un foltissimo pubblico, la giuria composta dall’attore Giovanni Anzaldo, dal regista Filippo Ticozzi, dal produttore Paolo Bogna e dai direttori artistici del Civitanova Film Festival Michele Fofi e Peppe Barbera, ha consegnato il suo premio al corto Nightshade di Shady El-Hamus. Il corto parla di Tarik, un bambino di 11 anni che aiuta suo padre a trasportare immigrati clandestini nei Paesi Bassi. Quando si verifica un incidente, Tarik ha la possibilità di ottenere da lui il riconoscimento che ha sempre desiderato, ma a caro prezzo, ossia la perdita della propria innocenza. Lo stesso regista, impossibilitato a ritirare il premio a causa di impegni sul set, ha inviato un videomessaggio di ringraziamento. La motivazione della giuria per la vittoria di Nightshade: “Il film vincitore affronta un tema delicato e molto attuale in una maniera inconsueta, con una regia rigorosa, classica, senza mai cadere in facili ammiccamenti o esercizi di stile. In pochi minuti assistiamo alla perdita di innocenza del giovane protagonista, il quale rassegnato, ormai uomo, in un’ultima preziosa inquadratura lascia presagire quale sarà il suo irreversibile destino”. La giuria ha anche deciso di assegnare due menzioni speciali, una per Futuro prossimo di Salvatore Mereu, l’altra per Gaze di Farnoosh Samadi. Videomessaggio anche da parte della Miglior interprete votata dallo staff del festival: il Premio Mobilitazioni Artistiche è andato alla protagonista di Calamity Ingrid Heidersheidt, che con il motto di “Lunga vita al cinema” ha ringraziato con un filmato non solo i registi Séverine De Streyker e Maxime Feyers che le hanno permesso di prendere parte alla lavorazione del corto, ma anche alla realtà del Cisterna Film Festival. Il pubblico, come ogni anno, è stato fondamentale nella scelta del preferito, votando nel corso delle serate attraverso l’apposito modulo messo a disposizione dallo staff. Per la prima volta due premi sono andati allo stesso corto, anche in questo caso Calamity. La storia racconta del primo incontro di France con la fidanzata del figlio, da cui si genera una situazione di totale perdita di controllo: la donna scopre infatti l’omosessualità del figlio, sentimentalmente legato al transessuale Cleo. Non sono mancate le istituzioni nella persona del consigliere Monica Marasca e del vice sindaco Federica Agostini, che si è detta entusiasta di manifestazioni culturali di questo calibro e spessore, e promettendo il certo sostegno dell’amministrazione per le future edizioni del festival. La manifestazione durata quattro giorni è iniziata con un opening day intitolato alla sezione Focus On dedicata all’Irlanda, nata grazie a una selezione di corti curata dall’Irish Film Festa; sempre durante la prima serata il regista Alessandro Stevanon del corto Il tratto ha ritirato personalmente il premio in quanto vincitore della sezione Next Generation, e il mattino seguente ha tenuto un workshop di cinema per ragazzi. Sono seguite tre giornate di concorso, arricchite dalla mostra di Luigi Fieni (autore dell’immagine del manifesto) all’interno della galleria, e dalla presentazione di due libri: Black Mirror. Distopia e antropologia digitale di Davide Bennato e La cicatrice di Renato Chiocca. Non sono mancati i ringraziamenti del direttivo del festival composto da Cristian Scardigno, Marianna Cozzuto e Eleonora Materazzo, ed è stato scattato il rituale selfie con pubblico e staff. A inaugurare la tradizione è stato il presentatore Renzo Di Falco (voce di RDS), che in questa serata finale è stato affiancato alla conduzione da Giulia Latini.