Bullismo e cyberbullismo: l’importanza della prevenzione nella scuola.
a cura della Dr. ssa Alessia Micoli. Psicologa – Criminologa
Il bullismo ed il cyberbullismo sono piaghe sociali e sono fenomeni di gruppo ed è per questo motivo che bisogna attenzionare gli adulti che ruotano a questi fenomeni e far capire ad i minori che non sono soli. Bullismo e Cyberbullismo sono due facce della stessa medaglia ove il minimo comune denominatore sono gli atti aggressivi intenzionali; vi è il prepotente, la vittima e gli spettatori. Il 61% dei casi di bullismo avvengono sui social network, sappiamo che le nuove generazioni vivono in una società fortemente
caratterizzata dalla presenza della tecnologia e l’80% all’interno delle pareti scolastiche ed è per questo motivo che bisogna parlarne a scuola, con gli studenti, con gli insegnanti, con i dirigenti e con le famiglie. Purtroppo, a differenza del bullismo, nel fenomeno del cyberbullismo entrano in gioco due fattori: l’anonimato e la distanza fisica. Il percorso che si deve svolgere, all’interno degli incontri scolastici, è un percorso di sensibilizzazione verso i segnali che le vittime lanciano, di promozione di cambiamenti volti alla promozione dell’empatia, ovvero la capacità di immedesimarsi nell’altro, di mettere in atto una comunicazione efficace con gli adulti di riferimento ed aiutando i cyberbulli ad incanalare la propria rabbia in comportamenti non violenti e di conoscenza delle conseguenze alle quali i cyberbulli vanno incontro (reato di diffamazione ai sensi dell’art. 595 c. p.). Il professionista predisposto a svolgere interventi di questo tipo è lo psicologo, cioè colui che problematiche legate al disagio psicosociale nel contesto scolastico ed ha una formazione inerente all’accoglienza ed il sostegno.