Biscotti P.Gentilini: 125 anni di bontà a sottolineare l’orgoglio dell’Italia nel mondo
Un libro di memorie, un folder celebrativo e un nuovo biscotto: l’Osvego al cioccolato. Così la famiglia Gentilini ha voluto festeggiare i suoi 125 anni di attività. Un compleanno importante per una delle più prestigiose aziende di biscotti che, indubbiamente, rappresenta un fiore all’occhiello per l’eccellenza del “Made in Italy” a partire fin dal 1890 quando compare nella prestigiosa Guida Monaci, e che oggi continua a veder crescere consensi e fatturati in controtendenza a quella che è la crisi economica italiana.
Dunque una storia affascinante ora racchiusa in un libro dai mille risvolti scritto da Daniela Brignone e pubblicato da Palombi Editori. Una narrazione semplice e pulita che abbraccia un modello di tradizione alimentare italiana tracciando un ritratto sull’evoluzione dei consumi e dell’immaginario collettivo ad essi connesso, oltre che sulla storia di Roma legata alle sue attività commerciali, industriali e iconografiche da fine Ottocento ai giorni nostri. Il primo laboratorio a Roma, in via Principe Amedeo.
Il ragazzo è Pietro Gentilini, capostipite di cui si traccia il percorso dalla giovinezza fino ad approdare alla descrizione dell’attuale azienda, su via Tiburtina, presieduta dal nipote Paolo. Ad essere ricostruita, in dettaglio – tra eventi e contesti storici diversificati, carteggi epistolari e racconti familiari – l’eroica sfida di un uomo determinato a realizzare i propri sogni: dolcetti composti da farina, zucchero, burro, miele e vaniglia sapientemente miscelati (la ricetta è ancora segreta) e confezionati in scatole di lusso per pochi privilegiati, ma diventati nel tempo un prodotto ricercato da famiglie di ogni estrazione sociale.
Su ogni confezione un marchio, registrato nel 1915, dove ad essere raffigurata è una locomotiva fatta di biscotti che trascina cofanetti con impressi i nomi delle diverse città del mondo a significare un’impostazione cosmopolita: un packaging d’immagine che nel corso degli anni si è adeguato con originale creatività anche alle logiche del marketing pubblicitario.
Insieme alla fotografia sociale di un’epoca che cambia con i suoi prodotti di consumo alimentare, anche il futuro di un’azienda che intende continuare nella produzione del classico biscotto da colazione all’italiana vincendo così la partita con il consumatore il quale, più che cliente, risulta un affezionato e costante seguace, innamorato da più generazioni di sapori genuini ed inequivocabili. Un percorso che oggi deve la parte forte del fatturato di Gentilini ad una ventina di referenze alle quali si sono recentemente aggiunte anche le linee che abbinano al gusto il benessere fisico.
Le tracce legali e contabili dell’evoluzione dell’azienda – riportate anno per anno nel volume – sono frutto di una ricerca d’archivio che, accorpata a inedite immagini d’epoca, sia private che pubblicitarie, e ad una scorrevolezza testuale che accresce la curiosità di fatti storici come di aneddoti personali, fanno di quest’opera una testimonianza completa di una vicenda aziendale unica nel suo genere.
A sottolineare l’orgoglio Italia per Gentilini, la collaborazione con Poste Italiane Filatelia, attraverso la realizzazione di un folder celebrativo in edizione limitata a 3000 esemplari, contenente due cartoline raffiguranti il mitico trenino di biscotti Gentilini risalente al secolo passato ed un catalogo dei prodotti dei primi del 1900. Entrambe le cartoline sono state allestite con il francobollo dedicato alla Biscotti P. Gentilini emesso nel 2010 e con l’annullo filatelico celebrativo della manifestazione.