Benvenuto Carnevale

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Conto alla rovescia per il Carnevale. Manca ancora qualche settimana al Martedì Grasso ma, nonostante gli avanzi di pandoro facciano ancora capolino in qualche angolo della credenza, è già tempo di dedicarsi ai preparativi per la festa più “fritta” dell’anno, vera e propria celebrazione del colesterolo! Colori, follia e tanti dolci tradizionali, dunque, per fomentare il desiderio di abbondanza pre-quaresimale. Forse non ci abbiamo mai pensato ma l’etimologia stessa del nome, dal latino carnem levare, eliminare la carne, rende l’idea di quanto il cibo sia un elemento essenziale di questa festa, un ultimo periodo di eccessi prima del rigore della Quaresima. Lo scherzo e l’annullamento delle gerarchie con il ribaltarsi dei ruoli sociali, tipico delle celebrazioni più antiche, fanno il resto, rendendo il carnevale la festa del goliardico e del godereccio per eccellenza. Un vero e proprio inno alla vita e al divertimento che muove i primi passi proprio sui piaceri del palato. Nasce così il dolce carnevalesco per eccellenza, amatissimo in tutto il paese ma da sempre causa di malintesi linguistici tra le diverse regioni. Sono le “chiacchiere”, frappe nel Lazio, bugie in Piemonte e Liguria, cenci in Toscana e sfrappole in Emilia. Nomi diversi per la stessa gustosa ricetta, una striscia di pastella fritta preparata ovunque allo stesso modo, al massimo con qualche piccola variante, come quella del miele tipica delle regioni del sud. Non finisce qui e sulle tavole imbandite trovano posto anche zeppole e castagnole. Le prime sono state riadattate in omaggio al giorno di San Giuseppe e festa del papà anche se nascono in origine nel periodo carnevalesco, prolungando così il piacere di questa tipica ciambella fritta, farcita con crema e amarene. Diversa è la storia delle castagnole per le quali lungo la penisola esistono ricette e cotture differenti. Fritte o al forno, semplici o ripiene, farcite con cioccolato, crema o marmellata, coperte con un velo di zucchero o bagnate con rum o liquore all’anice. Da provare! A parte quelli con la tavola in Italia vale la pena segnalare molti altri appuntamenti irrinunciabili, quelli che illuminano le città con gioia e passione, una passione per la quale, in genere, si lavora tutto l’anno. Primo fra tutti il Carnevale di Venezia, famoso a livello internazionale per le sue eleganti sfilate in maschera, il volo dell’angelo dal campanile di San Marco e le feste negli esclusivi alberghi della città lagunare. Sembra che quest’anno, sulla scia di Expo 2015 il tema scelto sia quello dell’enogastronomia. La riviera toscana è illuminata dal Carnevale di Viareggio, conosciutissimo per i suoi carri allegorici che combinano tradizione e satira. Tante le sfilate in programma anche quest’anno, fino alla grande festa del Martedì Grasso. Torna a colorarsi di euforia anche l’Emilia Romagna con il famoso Carnevale di Cento. Così per tutto il periodo di carnevale sarà un susseguirsi di carri, spettacoli, musica e gastronomia tradizionale. Un evento per la gioia di grandi e piccini. Immancabile poi l’appuntamento con il meno conosciuto Carnevale di Ivrea, in Piemonte. Una festa che coinvolge locali e turisti con sfilate di bande musicali, roghi tradizionali e l’incredibile Battaglia di arance. L’euforia del Carnevale contagia le grandi città e i piccoli borghi lungo tutto lo stivale nazionale, forse per ricordarci che in fondo c’è sempre un motivo per sorridere.


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