Andare dallo psicologo
a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
Attualmente chi si rivolge ad uno specialista psicologo è una persona che soffre e che vive un malessere psicologico dovuto ad problema che rende invalidante ogni attività funzionale della propria vita, dal contesto lavorativo o scolastico al mondo familiare; un problema che si innesca e che diviene sempre più importante e grave e soprattutto di difficile gestione. Molto spesso l’ansia che una persona prova e patisce, nel non riuscire a trovare una soluzione per sé stessi genera dello stress, a volte confusione e soprattutto una tensione generalizzata, degli attacchi di panico, ovvero senso di instabilità, mancanza di ossigeno, tachicardia, sudorazione, insonnia, vertigini e altri sintomi. Le situazioni che possono creare un’instabilità psicologica possono essere le più svariate: ovvero dei problemi di coppia, dei tradimenti, una separazione (conflittuale o consensuali), l’affrontare il Tribunale, la gestione dei figli adolescenti, l’abuso di sostanze, dei problemi relativi al mondo del lavoro, i disturbi alimentari, od altre disfunzioni fisiche. L’età dei pazienti che si rivolge allo psicologo è delle più svariate, dall’adolescente all’adulto; ogni fascia d’età ha delle tappe importanti in cui possono generarsi dei problemi e delle situazioni che non fanno star bene la persona, che la portano a star male, ad isolarsi e a volte a non riuscire a trovare la forza per poter chiedere aiuto agli altri. L’isolamento sociale è uno dei fattori più comuni che si riscontrano, nelle persone, quando vi è un problema e ciò genera altre problematiche nel soggetto stesso, ovvero una cronicità nelle relazioni sociali in cui si inizia ad allontanarsi dal proprio contesto, dalle proprie amicizie, dai propri familiari. Tutto questo attiva un circolo vizioso, dove la persona si allontana dal prossimo perché non vuole far veder la sua situazione, oppure perché non si sente capita dagli altri, però poi la persona si sente “un pesce fuor d’acqua” a causa del troppo tempo passato lontano dagli ed inevitabilmente il malessere aumenta. Lo psicologo diviene una figura importante nella gestione di questo grande malessere. Egli, nell’accogliere la persona, nell’ascoltarla, deve aiutarla non giudicarla ma deve lavorare per la consapevolezza e dell’accettazione del problema che è invalidante e disfunzionale, per poi arrivare a studiare ed utilizzare delle strategie per fronteggiare il tutto, fino a quando non verrà eliminata la situazione problematica.