La prevaricazione dell’asino

La prevaricazione dell’asino
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E’ stato presentato questa mattina nei locali della Biblioteca comunale di Cisterna il nuovo libro di Giuseppe Madera dal titolo “La prevaricazione dell’asino”. Dopo la raccolta di poesie “Io non sono un poeta”, Madera torna alle stampe con una vivace raccolta di oltre 100 piacevolissimi racconti. Si tratta di componimenti semplici ma soltanto nella forma. Un po’ come le favole di Esopo, i racconti brevi di Giuseppe Madera prendono spunto e forma da piccole esperienze di un quotidiano passato per trarne profonde verità, a volte nostalgiche riflessioni, talvolta pungente ma sempre elegante satira. Come “La metafora degli asini di carnevale” che racconta di quando a Tropea sfilò lungo il bel corso centrale un carro allegorico che raffigurava la baronessa T, autoritaria nobildonna locale, con al seguito tanti asinelli quanto il numero dei consiglieri comunali. Dallo scherno alla “prevaricazione dell’asino”, che nelle vicine amministrative portò all’affermazione di esponenti del popolo autonomi dagli interessi e voleri della nobildonna portando Tropea all’attuale bellezza e prestigio turistico. Un libro diviso in cinque parti che corrispondono a precisi periodi della formazione scolastica e di vita di Madera entro il ventennio compreso tra il 1940 e il 1960. Madera è vincitore del concorso di poesie “Le Pagine Incantate”, ha ricevuto una menzione speciale nell’edizione 2012 del concorso “Una Poesia per Giulia” e finalista nell’edizioni 2015. L’incontro con l’autore, promosso dallo Sportello Turistico della ProLoco con il patrocinio del Comune di Cisterna, è stato moderato da Carla Palumbo mentre ospite è stata la scrittrice fantasy Filomena Cecere con l’intrattenimento musicale di Francesco Giuliani e Alessio Donnini. «Tutto quanto di bello e di buono, di meno bello e meno buono, ci è capitato di vivere negli anni della nostra fanciullezza – ha detto Giuseppe Madera – resta impresso nella memoria in maniera indelebile e concorre a formare quel bagaglio di esperienze che ci porteremo addosso per tutta la vita, arricchendolo, di volta in volta, con nuovi tasselli, come per un mosaico. Starà, poi, a ciascuno di noi sapervi attingere al momento giusto e nella giusta misura, per poterne trarre insegnamenti e farne tesoro».


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