“Molto prima del calcio di rigore” di Gian Luca Campagna
Un cronista alla ricerca di se stesso, una donna alla caccia della sorella assassinata, uno chef detective alla ricerca di una scomoda verità mentre una città sogna la serie A, questi gli ingredienti dell’ultima fatica di Gian Luca Campagna che affida il racconto di un territorio e il suo stato emotivo completamente andato nel pallone a Marcello Calvisani, giornalista sportivo di un quotidiano locale, che descrivere le imprese della squadra di Breda, giunta lo scorso anno a un passo dalla massima serie.
La presentazione del romanzo “Molto prima del calcio di rigore”di Gian Luca Campagna, giornalista di Latina, avverrà sabato 15 novembre alle 18 presso lo store Sport85 in via Piave a Latina. La frustrazione e l’alienazione muovono i sentimenti del giornalista che segue il Latina nel suo primo campionato di serie B. Precario negli affetti e nel lavoro, Marcello Calvisani cerca di trovare uno stimolo all’apatia che lo consuma appassionandosi alla squadra di Breda che, partita con l’obiettivo della salvezza, si ritrova a lottare per conquistare una storica promozione in serie A. Il cronista, stretto nella sua anima nera, lavora per un quotidiano locale che ritarda puntualmente i pagamenti, così per sfuggire a un presente insoddisfacente si getta in flirt che ne amplificano il proprio malessere, fino a maturare un’esplosione violenta che si manifesta ogni volta segue la squadra nerazzurra in trasferta. Sulle tracce di alcuni delitti passionali che accadono in diverse parti d’Italia si getta Giuseppe Cavalcanti, scalcinato chef-detective milanese che, convinto che l’Italia sia una Repubblica fondata sul calcio e costretto da un destino beffardo a tifare Pro Patria e da una scommessa enogastronomica Sassuolo, sfanga la vita nel suo pied-à-terre di via Buonarroti, che negli orari d’ufficio è un’agenzia investigativa mentre nelle pause pranzo si trasforma in un covo per gourmet. Uomo cinico ma romantico, ironico e sfrontato, Cavalcanti è un detective che insegue assassini convenzionali per affermare la sua singolarità, tra personaggi rievocati, sghembi e improbabili che richiamano episodi reali e leggendari del mondo del calcio, che afferma il suo incontrovertibile ruolo di fenomeno sociale. Vagando da una Crotone che ricorda ancora la notte dei fuochi a una Bari che ancora non si libera del cancro della Fibronit, da una Lanciano che ogni anno spera nel miracolo eucaristico a una Siena rimasta senza calcio e basket ma ancora col Palio, da una Brescia ancora ferita nella dignità per la strage di piazza della Loggia a una Carpi che immagina che il tempo si possa dominare come fece il maratoneta Dorando Pietri, il giornalista Calvisani si smarrisce nei dedali di un’Italia sempre più bistrattata da se stessa, completamente nel pallone, destino cui non sfugge nemmeno Latina, città fondata per volontà di Mussolini durante il Ventennio, oggi città delle annose opportunità perse, dell’invidia amplificata, dell’apparenza barocca e spicciola, della cultura soffocata, della cocaina a uso e consumo di ragazzini viziati e borghesi annoiati. Costruito in una sorta di reality fiction, Molto prima del calcio di rigore è un romanzo politicamente e calcisticamente scorretto che sancisce l’Italia un Paese nel pallone. Molto prima del calcio di rigore è un noir urbano che illustra le contraddizioni dell’Italia presa a calci dal calcio e da se stessa.
MOLTO PRIMA DEL CALCIO DI RIGORE
pp 286 – euro 15
Ed. Drawup – www.drawup.it