Articolouno: il racconto del lavoro attraverso l’arte
Nasce a Cori la prima edizione di Articolouno, la rassegna culturale che attraverso i linguaggi dell’arte racconta il mondo del lavoro in Italia. Il cinema, la musica, il teatro e la letteratura testimoniano riportano una visione del lavoro aderente alla realtà restituendola nell’elaborazione artistica di chi ha documentato, raccontato, fotografato e filmato il mondo del lavoro negli ultimi anni. La rassegna, promossa dal Comune di Cori, organizzata dall’associazione culturale Turbìne e dalla cooperativa Teameia, è costruita su un ciclo di incontri che occuperà il tempo di una settimana, proponendo al pubblico una mostra fotografica, dibattiti, proiezioni di documentari, presentazioni di libri e reading teatrali, secondo cinque diverse sezioni tematiche: fermoimmagine, visioni, palcoscenico, pagine e parole.
Fermoimmagine sarà dedicato alla mostra fotografica “550 giorni tra crisi e speranza”, inaugurata domenica 13 luglio alle 19. La mostra è costituita da circa 20 foto, in parte provenienti dall’archivio fotografico dei quotidiani della provincia di Latina, firmate da Enrico De Divitiis e Nando Ginnetti, che hanno raccontato, tra il 2010 e il 2012, la cronaca della crisi sul territorio tra chiusura delle fabbrica, proteste e occupazioni. In parte provenienti dal lavoro artistico di due fotografe, Jamila Campagna e Sara Palliccia, che hanno invece realizzato due reportage sull’occupazione della Tacconi sud, durata appunto 550 giorni.
Visioni è invece la sezione che ospita la proiezione di tre film documentari:
- Atlantis di Massimo Ferrari, prodotto da Maga Production, documenta la lunga occupazione della Tacconi Sud raccontando una storia di resistenza e di diritti scritta da 30 operaie che hanno accompagnato la fabbrica di Latina verso il fallimento e poi verso una riconversione che ha salvato il lavoro di tutte. In programma lunedì 14 luglio alle 21,30.
- Work in progress di Simona Risi, racconta due storie parallele di crisi del lavoro ritratte nella fase finale del presidio: quella di un gruppo di operai del cantiere navale che occupa la petroliera Marettimo per sei mesi e quella di un gruppo di operaie che, a Latina, per lo stesso motivo, si rinchiude in fabbrica per un anno. In programma mercoledì 16 luglio alle 21,30.
- Happy Goodyear di Elena Ganelli e Laura Pesino, prodotto da Soulcrime, svela i retroscena della multinazionale Goodyear, che dopo la chiusura dello stabilimento di Cisterna lascia sul campo centinaia di morti di tumore. In programma venerdì 18 luglio ore 21,30.
Palcoscenico ospiterà invece, martedì 15 luglio alle 21,30, la compagnia Le voci del tempo, con lo spettacolo Direction Home, viaggio nell’Italia di Adriano Olivetti. Il racconto di Olivetti attraverso il repertorio musicale visionario di Bob Dylan.
Pagine è poi lo spazio che il lavoro ha trovato tra le pagine dei libri, nella forma del racconto, della cronaca o dell’elaborazione filosofica. Qual è il senso profondo del lavoro umano, quali le forme e i modi per rendere la fabbrica un bene di tutta la comunità, come trasformare il mondo produttivo e l’economia in strumenti di solidarietà per realizzare un’autentica giustizia sociale? Questi gli interrogativi a cui risponde Adriano Olivetti nei due discorsi contenuti nel volume Le fabbriche di bene. Martedì 15 luglio alle 18 ne discutono Beniamino de’ Liguori Carino, editore di Edizioni di Comunità e l’imprenditrice Margherita Dogliani. Modera il giornalista Giorgio Zanchini.
Parole è infine la sezione che chiuderà la rassegna sabato 19 luglio alle 21, a cura del collettivo Cardiopoetica che presenta: “Fine turno Italia”: reading di resistenza e occupazione mentale”. Gli scrittori Fabio Appetito, Mariano Macale e Marco de Cave, accompagnati dal musicista e cantante Alessandro Cardilli, propongono uno spettacolo sulla crisi del lavoro che è soprattutto crisi di coscienza e di cultura. Una sintesi poetico-musicale del narrato di ARTICOLOUNO.