Sanità: batteri resistenti agli antibiotici, è allarme!
La WAAAR (World Alliance Against Antibiotic Resistance), organizzazione no profit, supportata da 140 società in rappresentanza di medici, veterinari, chirurghi, infettivologi, farmacisti, infermieri, biologi, ecologisti, ambientalisti, provenienti da 55 Paesi diversi, dichiara che l’aumento dei batteri resistenti agli antibiotici rappresenta un pericolo per la salute degli uomini e degli animali. Si stima che ogni anno il numero di morti legati ai batteri multi-resistenti sia di circa 25 mila casi in Europa e di 23mila negli Stati Uniti. La resistenza agli antibiotici è direttamente legata al volume e al tipo di antibiotici. Usiamo troppi antibiotici per gli uomini, gli animali e i prodotti della natura. Le sconfitte terapeutiche, legate a questi batteri multi-resistenti, inizialmente limitate al settore ospedaliero si stanno diffondendo nella comunità civile. La WAAR, segnalando l’urgenza e la gravità del problema propone 10 azioni prioritarie; presa di coscienza del pericolo da parte di tutti gli addetti ai lavori e della popolazione; nascita di un piano nazionale di lotta contro la resistenza ai batteri, finanziata non solo dagli stakeolder ma anche dalle Associazioni di consumatori; accesso continuo agli antibiotici di qualità soprattutto nei Paesi in via di sviluppo; controllo sull’uso e sulla “resistenza” degli antibiotici; uso di test diagnostici; prudente gestione degli antibiotici; programmi educativi; piano di contenimento sulla trasmissione di batteri e prevenzione delle infezioni; ricerca e sviluppo di nuovi antibiotici; richiesta all’Unesco di inscrivere il concetto di antibiotico nel patrimonio mondiale dell’umanità. Obiettivo della WAAAR è di attirare l’attenzione sull’urgenza e la gravità del pericolo, e di coordinare un dialogo europeo e internazionale per trovare soluzioni efficaci. L’Alleanza, attraverso questo grido di allarme, vuole lottare per preservare gli antibiotici e mantenere un buon livello di informazione presso tutti gli addetti ai lavori. Le azioni individuali, pur lodevoli, avranno poco impatto senza un confronto internazionale, una presa di coscienza del pericolo e un largo consenso sulle azioni da intraprendere. Infine l’ aumento di batteri multi-resistenti è ancora più allarmante in un momento di assenza quasi completa di nuovi antibiotici.