Cyber bullismo: i pericoli della rete
Appartengono al passato le spinte, gli schiaffi, le minacce, gli sputi, le derisioni. Oggi la tecnologia offre nuovi modi con cui perpetrare l’atto persecutorio nei confronti delle vittime. L’aumento dell’utilizzo d’internet comporta l’espansione del bullismo via web, tanto che questo fenomeno fatto di minacce virtuali è definito dagli psicologi statunitensi come cyber bullismo ossia il bullismo on line. Il termine indica atti di molestie e derisione effettuati tramite mezzi elettronici come la mail, il blog e la messaggeria che, seppur virtuale, rimangano identici a quelli attivati nel classico bullismo. Uno studio americano rivela che un adolescente su tre è soggetto a questa nuova forma e che si trova nello stato di vittima vera e propria. Rispetto al bullismo tradizionale, l’uso dei mezzi elettronici conferisce ancora più potenza al fenomeno, infatti, con l’anonimato del molestatore, il bullo elettronico approfitta della maschera virtuale e si sente meno responsabile delle azioni commesse a danno di altri. Un’altra caratteristica riguarda senz’altro i limiti spazio-temporali poiché a differenza di quello che avviene in contesti ben specifici (ad esempio in classe durante le ore scolastiche), il cyber bullismo investe la vittima ogni volta che si connette alla rete. Così, mentre i bulli della scuola non possono entrare nella casa, quello elettronico trova terreno fertile nel luogo più intimo e personale della vittima, la quale svilupperà ancora più insicurezza e fragilità. Il cyber bullismo costituisce, però, un doppio rischio, i nostri figli possono caderne vittime, ma, allo stesso tempo, diventare cyber bulli oppure addirittura molti lo sono già senza neanche averne preso coscienza. Pensano che quello che stiano facendo sia solo una burla, ma spesso questi scherzi sono fatti per far pagare qualche torto subito. E’ molto importante spiegare agli adolescenti che certi comportamenti integrano azioni delinquenziali e pericolose di cui si occupa solamente l’autorità a questo preposta. Si ritiene che il fenomeno possa essere controllato con una sana informazione preventiva, intervento necessario a fronte dei gravi fatti di cronaca che hanno visto alcuni giovanissimi arrivare a gesti estremi dopo essere stati oggetto di diffamazione ed insulti su internet. Non solo, quindi, gli operatori della rete dovranno collaborare per prevenire e combattere il fenomeno, ma anche la scuola, in collaborazione con le associazioni e con i genitori, potrebbe portare avanti dei progetti per promuovere l’uso positivo della rete e di far conoscere i meccanismi di sicurezza a chi ha meno strumenti di tutela. I soggetti più esposti e più deboli rimangono comunque i più giovani che non sempre hanno gli strumenti culturali e di conoscenza per percepire a cosa vanno incontro. L’A.I.D.E.P., con il suo personale qualificato, assiste da sempre i minori vittime di bullismo e cyber bullismo. Per informazioni ed appuntamenti ci trovate presso la nostra sede di Via E. Filiberto 9 oppure ai numeri 0773/484628 – 3351577967 – 3476172522.