Rientrata la delegazione degli studenti pontini da Auschwitz
Sono rientrati ieri alle 17 dopo un viaggio durato 24 ore provati fisicamente ma ricchi di emozioni. La delegazione degli studenti pontini che hanno preso parte al 10° Viaggio Pontino della Memoria, infatti, hanno vissuto un’esperienza che ricorderanno a lungo. Le emozioni più forti, a loro detta, le hanno provate entrando nelle baracche di Auschwitz in cui erano detenuti i bambini ed i ragazzi. Attraverso i disegni ancora visibili sulle pareti, si sono resi conto che l’olocausto ha colpito anche loro coetanei e la loro voglia di giocare, scherzare, di vivere. Tutti i momenti del viaggio sono stati ‘raccontati’ e condivisi quasi in tempo reale, giorno per giorno, sulla pagina Facebook “Viaggio Pontino della Memoria”, gestito dall’Ufficio Stampa di Cisterna, che ha contato migliaia di accessi facendo vivere quest’esperienza anche ai genitori, amici e compagni degli alunni che hanno composto la delegazione. Partiti giovedì 23, i ragazzi sono giunti, dopo una sosta per visitare Vienna, venerdì alle 22,30 a Crocovia. Un giorno per visitare la bella ed affascinante città polacca e poi domenica e lunedì il confronto con i luoghi dell’orrore, prima nel campo di concentramento di Auschwitz e a seguire quello di sterminio di Birkenau, dove lunedì 27 si è tenuta la cerimonia per la “Giornata Mondiale delle Memoria”. Altre importanti tappe per la formazione dei ragazzi sono state Wadowice, città natale di Papa Giovanni Paolo II, e la visita alle miniere di Salgemma di Wielicka. Ad accompagnare gli studenti, oltre agli insegnanti, il consigliere Emiliano Cerro e l’Assessore Adolfo Marini in rappresentanza dell’amministrazione comunale. “Ci complimentiamo con tutti i ragazzi – affermano Marini e Cerro – per la disciplina e soprattutto per la l’attenzione e riflessione con cui hanno vissuto ogni momento di questo viaggio. Ma anche con gli insegnanti perché hanno ben preparato storicamente e criticamente gli studenti su questo drammatico capitolo della storia mondiale affinché, ci auguriamo anche grazie a questi viaggi, non possa mai più ripetersi”.