Psicologia: I compiti evolutivi, difficili, dell’adolescente.
a cura della dr.ssa Alessia Micoli
L’adolescenza è un periodo molto complicato e travagliato della vita in cui l’individuo sente la forte necessità di riuscire a costruire una propria identità, cercando di dare un senso ai vari cambiamenti che lo coinvolgono; passando dei momenti intensi e contrastanti. In base alla teoria dei compiti evolutivi l’adolescente deve scontrarsi con ben tre compiti fondamentali per poter integrare le nuove modificazioni e riuscire a costruire un’identità adulta: la separazione e individuazione dalla famiglia di origine, la mentalizzazione del corpo sessuato e la nascita sociale; quindi la costruzione dell’identità, l’acquisizione di un’autonomia emotiva, lo sviluppo di nuove competenze sociali. Questi compiti evolutivi, per far sì che avvengano, hanno bisogno di un ambiente relazionale stabile e che abbia la valenza di supporto, per l’adolescente stesso. È fondamentale che l’adolescente senta affetto e accoglienza emotiva all’interno della propria casa, in cui i genitori siano contenti di condividere i vari momenti con il figlio. Purtroppo in molte situazioni, attualmente, la maggior parte degli adolescenti vivono in un contesto familiare travagliato, si veda quante coppie genitoriali entrano in Tribunale per definire la propria situazione. Ciò accade, in special modo quando vi sono delle relazioni altamente conflittuali tra i genitori, come per esempio le situazioni in cui vi sono genitori separati che non vanno d’accordo e che si fanno la guerra, che litigano non curandosi della presenza dei figli. Difatti il conflitto genitoriale, in particolar modo se prolungato e forte, genera una fonte di tensione molto significativa per gli adolescenti, che possono mettere in atto delle reazioni al tutto, che variano da aspetti depressivi, a tensione generalizzata, a comportamenti a rischio (uso od abuso di alcol o sostanze stupefacenti, agiti autolesionistici, disturbi alimentari) o abbandono della scuola; inoltre, può essere un ostacolo per un sano sviluppo psicofisico dell’adolescente. I genitori non devono reagire in maniera depressiva di fronte al figlio adolescente che vive momenti di confusione tra rabbia e gioia mentre scopre la propria identità, ma devono potenziare la comunicazione attiva con lui, arrivando a sostenerlo e a non farlo sentire solo nei momenti più importanti della sua vita.