Sentenza Goodyear: “I Lavoratori sono morti per colpa dell’azienda”.
La Procura Generale, anche su istanza dei difensori delle Parti Civili, ha presentato ieri ricorso per cassazione contro la sentenza della I^ Sezione, Corte di Appello di Roma, che il 16 gennaio 2013 aveva assolto parzialmente alcuni imputati, ex Dirigenti della Goodyear Italiana.
La Sentenza impugnata dalla Procura Generale aveva riconosciuto l’impianto accusatorio culminato nella condanna a 21 anni complessivi di reclusione nonché il risarcimento dei familiari delle vittime, ma aveva escluso tre parti civili condannando per una sola vittima dell’amianto e delle altre sostanze tossiche. Ora a decidere sarà la Corte di Cassazione, e ci si attende il ribaltamento della sentenza della Corte di Appello e la condanna di tutti gli imputati. La Procura Generale della Repubblica di Piazza Adriana ha chiesto alla Suprema Corte di confermare tutte le condanne e tutti i risarcimenti. Presentati anche tutti i voluminosi ricorsi per cassazione dagli Avvocati Luigi Di Mambro, Luca Petrucci, Cristina Michetelli e Agrippina Porcelli. Nel collegio difensivo anche gli Avvocati Mario Battisti e Michela Luison. I Legali delle Parti Civili hanno dichiarato: “Ora è di nuovo tutto in gioco. Non siamo noi ma è lo Stato attraverso la Procura Generale a chiedere giustizia per le troppe vittime sul lavoro. Saremo una spina nel fianco della multinazionale fino a sentenza definitiva”. L’associazione familiari ex dipendenti Goodyear, attraverso i suoi esponenti, ha dichiarato:”Questo è il nostro Buon Anno alla multinazionale della gomma, il nostro “Good Year” a chi ci ha strappato dall’affetto dei nostri cari, morti per le indecenti condizioni di lavoro in una fabbrica per cui hanno lavorato e dato la vita”. Sono previste subito dopo il 10 gennaio le notifiche dei ricorsi alle parti processuali, dopo di che si terrà l’udienza presso la Corte di Cassazione. Intanto il Tribunale di Latina, Giudice Dott.ssa Simona Santaroni, ha emesso nei giorni scorsi un Decreto di cento pagine affinché la Società Goodyear Italiana si presenti il 10 Aprile nel processo “Goodyear Bis” per rispondere dei risarcimenti per altri 30 operai morti sul lavoro.