Psicologia: Mamma e papà litigano. Cosa faccio?
a cura della dr.ssa Alessia Micoli, psicologa
Sono sempre di più le coppie che non riescono ad andare d’accordo, che discutono, che urlano, che si evitano dentro le mura di casa. Purtroppo la nuova genitorialità è costretta a fare i conti con la società ipermoderna, una società sempre più liquida che vede i ragazzi molto spesso al cellulare, che pare prediligano parlare in chat che con la propria famiglia; la maggior parte dei genitori riferiscono di figli che, a causa del mondo online, vedono sfuggire i figli e come reazione si immergono nella routine delle corse irrefrenabili tra lavoro, organizzazione familiare e gestione domestica. Inoltre, la crisi economica non agevola quell’atmosfera di tranquillità che si dovrebbe respirare in ogni famiglia; molte coppie sono costrette a lavorare più ore per far fronte alle varie spese e spesso ci si ritrova intorno al tavolo stanchi e con poca voglia di parlare. Tutto ciò provoca grandissime tensioni, molti nervosismi e di conseguenza aumentano le incomprensioni e le liti, a volte senza motivo, tra i genitori. I figli spesso sono degli spettatori, involontari, che di fronte a degli scenari del genere non sanno come reagire, se prendere le parti del genitore più fragile oppure far finta di nulla ed aspettare che il tutto si risolva il più presto possibile od intervenire per far riflettere i propri genitori. L’angoscia della separazione è sempre dietro l’angolo, per alcuni minori; mentre, per altri rappresenta un desiderio, una speranza che la situazione possa trasformarsi, alleviando i vari dolori. Ogni età ha una sua sequenza evolutiva da tener presente, i bambini si addossano delle colpe per le liti a cui assistono, invece gli adolescenti assumono un atteggiamento protettivo nei confronti di un genitore, sperimentando il concetto di responsabilità. La reazione comunque è sempre quella della fuga, chi scappa in un’altra stanza e, invece, chi esce e spesso infrange le regole pur di non tornare e osservare gli strascichi di liti tra coniugi, ovvero musi lunghi, assenza di uno o dell’altro genitore, e in altre situazioni trovare degli oggetti rotti. La situazione di disagio psicologico sembra avanzare, di fronte lo scenario di una coppia genitoriale che non riesce ad andare d’accordo ed i figli non sanno cosa fare. C’è chi si rifugia nello sport, chi nello studio; chi cerca un’amica con la quale confidarsi, chi si nasconde nel proprio gruppo di amici, chi tiene dentro una sofferenza senza farla notare. La soluzione migliore è quella di cercare un adulto di riferimento, di solito si consiglia la figura dello psicologo che ha la capacità di ascoltare senza valutare e fornire la migliore soluzione.