Domenica 6 gennaio a Lavinio, Strenia la dea della Felicità
A Lavinio una Epifania davvero indimenticabile, domenica 6 gennaio, l’ass. Tyrrhenum ed il Gruppo Storico Lavinium, hanno organizzato una festa veramente originale, legata alle origini della nostra storia e sicuramente inaspettata. Nell’antico Lazio, in questo periodo, come “rito” popolare propiziatorio per il nuovo anno, si era diffusa l’usanza di incontrare parenti e amici ed offrire loro fichi e ramoscelli di alloro (tra l’altro il nostro territorio nell’antichità si chiamava Laurentum, proprio per un gigantesco alloro sacro che si trovava all’interno della reggia di Re Latino). Questi ramoscelli erano detti “Strenae” perché dedicati alla dea della Felicità, Strenia. La parola latina “Strenae” si è trasformata, poi, nei secoli in “strenna”, e sta ancora oggi a significare il dono natalizio. Quindi, presso la sede del Gruppo Storico Lavinium, nel Centro Commerciale “Sedici Pini”, in via del Mare km. 18,600, dalle 15.30 alle 19.30, si potrà ricevere, direttamente dalla “Dea Strenia” (una bella ragazza con un altrettanto bel vestito antico) e dallo stuolo delle sue ninfe tutte con i costumi del Latium Vetus, dei beneauguranti ramoscelli d’alloro, adeguatamente guarniti con nastrini colorati e bigliettini esplicativi. Nell’area eventi ci sarà poi la possibilità di scattare foto ricordo, gratuite, con gogne, ceppo per il taglio della testa con tanto di boia e costumi antichi. Per coinvolgere i bambini, a cui tradizionalmente è rivolta la festività, saranno riproposti i giochi antichi, ricostruiti dagli artigiani dell’ass. Tyrrhenum, che tanto successo hanno riscosso nelle ultime manifestazioni. Le tradizionali calze con i dolci saranno i premi che i giovani si disputeranno. Lo spazio sarà gestito dai volontari in costume, i quali oltre a spiegare le modalità dei giochi, racconteranno anche la loro genesi e la storia.