La prevenzione inizia in famiglia
a cura della Dr. ssa Alessia Micoli, Psicologa – Criminologa
La famiglia è la prima agenzia sociale in cui l’individuo forma la propria personalità, il concetto di sé, in base ai rapporti che si formano all’interno ed in base al supporto che viene fornito dai genitori. Sono importantissimi i rapporti con le figure di riferimento e di attaccamento quindi, poiché vanno ad influenzare il comportamento del bambino nell’adolescenza e nell’età adulta e sono di grande impatto per la costruzione delle relazioni sociali future. Winnicott afferma che è fondamentale che ogni bambino ha il bisogno di sentire che la propria madre li pensa. I comportamenti dei
genitori nei confronti dei figli sono di vitale importanza, difatti lo stile educativo è molto importante per il sano sviluppo psico- fisico del bambino; abbiamo vari stili di educazione: quello autoritario, quello permissivo, quello respingente/trascuratore, quello autorevole e quello iperprotettivo. La vita familiare è senza dubbio la base importante dell’apprendimento emotivo nei bambini, moltissimi studi dimostrano la rilevanza della famiglia nella predizione della condotta antisociale infantile. La prevenzione dovrebbe accrescere i fattori di protezione ed eliminare o ridurre quelli di rischio (Hawkins et al.2002) e ciò in famiglia avviene tramite l’affetto, il controllo e la cura che il figlio da parte dei genitori. La prevenzione è l’insieme di azioni che sono finalizzate a poter impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati ed i genitori devono impegnarsi in questo ossia nel proteggere, fornire gli stimoli adeguati e sensibilizzare il figlio verso quei fenomeni e quelle situazioni che possono essere nocive o dannose per l’individuo.