La figura del padre, oggi
a cura della Dr. ssa Alessia Micoli, Psicologa Criminologa
La figura del padre ha visto notevolmente cambiare in lei moltissimi aspetti, soprattutto in un momento storico molto particolare come quello che stiamo vivendo. La figura paterna trae le sue origini da quelle dei grandi patriarchi greci, romani ed ebrei, che hanno raffigurato l’autorità più potente intesa dall’uomo in quanto il loro potere era sancito dalla religione e veniva rafforzato dalle leggi. Un tempo il padre era considerato “padre- padrone”, aveva un ruolo autoritario e si concentrava esclusivamente sul lavoro, assente dal
percorso di crescita dei figli; per molti anni è stata l’immagine del sovrano. Ad oggi questa figura è cambiata in quanto assume le vesti di colui che cerca un contatto ed una relazione emotiva con il proprio figlio, l’autoritarismo di questa figura ha perso legittimità ed interesse. La psicologia attribuisce a lui la autorità e la potenza. La figura del padre è molto importante e di riferimento per ogni figlio poiché è colui che stimola il senso di protezione e promuove l’autostima, egli deve aiutare il figlio a costruire una prospettiva di vita autonoma e autodeterminante. Il padre è colui che deve saper mettere le regole, promuovendo un senso di fiducia nel figlio, lo deve accompagnare nelle scoperte e deve essere testimone di coraggio. Se il figlio subisce la deprivazione di questa figura può subire delle conseguenze psicopatologiche quali: ansia, depressione e problematiche relative il comportamento impulsivo e problemi relativi alle relazioni sociali.