La famiglia il Coronavirus e l’albero di Natale
a cura della Dr. ssa Alessia Micoi, Psicologa – Criminologa
Il Natale del 2020 sarà un Natale molto particolare e molto diverso da quelli che abbiamo trascorso fino ad oggi, per la maggior parte degli italiani sarà il più brutto. L’atmosfera natalizia c’è ancora ma è molto molto differente. Un Natale in cui le famiglie si trovano a dover fronteggiare una situazione totalmente nuova, con delle regole e delle restrizioni molto rigide ma importanti in cui è possibile poter invitare non più di due persone, familiari o amici, a cui possono aggiungersi i loro figli sotto i 14 anni o persone disabili. Inoltre la deroga per gli spostamenti consente di potersi muovere verso una abitazione una sola volta al giorno e gli spostamenti sono, purtroppo, consentiti esclusivamente dalle 5 alle 22 e, il primo dell’anno, dalle 7 alle 22. Durante le festività il rischio del contagio è
più alto ed ognuno deve ritrovare il senso civico e soprattutto molto altruismo, poiché molte volte prevale l’egoismo di voler stare assieme ai propri cari ci fa dimenticare che gli anziani sono i più esposti. L’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito un programma di isolamento per le festività in modo tale da poter diminuire e prevenire i contagi della Sars2. È un momento molto difficile in cui non bisogna arrendersi, bisogna comunque festeggiare il Natale in maniera virtuale connettendosi con i propri cari, un buon antidoto per sentirsi sempre vicini. È importante cercare di capire tutte le emozioni che ci pervadono e condividerle con chi abbiamo vicino; tutto ciò aiuta a non cadere nella solitudine e in stati negativi psicologici ulteriormente più gravi, quali l’ansia e la depressione che purtroppo in queste festività potrebbero essere latenti. Dobbiamo sempre tenere a mente che ci sono piccole cose che possono aiutarci, tipo il guardare delle immagini che riguardano gli alberi di Natale, luci e slitte ha il grande potere di rendere più felici. Ed è importante non dimenticare di non togliere la gioia del Natale ai bambini i quali già stanno attraversando un momento difficile con la scuola, ove i contatti relazionali sono stati sacrificati.