1° Dicembre: Giornata Mondiale contro l’AIDS.
a cura della Dr. ssa Alessia Micoli Psicologa
La giornata mondiale contro l’AIDS (Acquired immune deficiency sindrome), World Aids Day, si svolge il primo dicembre, è stata indetta dal programma delle Nazioni Unite, per poter sensibilizzare il prossimo in quella che è stata riconosciuta come l’epidemia mondiale che non si arresta, dovuta alla diffusione del virus HIV, a Rna; è una giornata che si celebra in tutto il mondo e difatti sono molteplici le iniziative che si svolgono in questa giornata. Un virus che attacca e distrugge un tipo di globuli bianchi, ovvero i linfociti CD4. È importante, nonostante i casi in Italia sono in diminuzione, fare prevenzione per far si che si possano diminuire i contagi di questa malattia chiamata Sindrome di Immunodeficienza Acquisita, che si può contrarre tramite rapporti sessuali (vaginali, anali, orogenitali) non protetti con persone
infette, oppure tramite il sangue infetto. La diagnosi di infezione Hiv si effettua tramite un test specifico, che si svolge con un normale prelievo di sangue e la terapia consiste nella somministrazione di farmaci che bloccano la riproduzione del virus nelle cellule, riducendone la quantità che circola nell’organismo. Purtroppo ancora non esiste un vaccino. È fondamentale fornire un supporto psicologico ai malati di AIDS ed alle loro famiglie per poterli aiutare a fronteggiare i momenti difficili e di grande solitudine che vivono a causa dell’atroce situazione che le conseguenze fisiche, nei malati, provocano. A tal proposito è importante poter ricordare le parole di Madre Teresa di Calcutta: “Noi non giudichiamo queste persone, non domandiamo loro cosa è successo o in che modo si sono ammalati: ci limitiamo a vedere il loro bisogno e a prenderci cura di loro. Penso che, attraverso l’AIDS, Dio ci sta dicendo qualcosa, dandoci un’opportunità per mostrare il nostro amore. Le persone affette da AIDS hanno risvegliato l’amore più tenero in altri che magari lo avevano relegato al di fuori della propria vita, dimenticandolo”.