La pandemia e il nuovo bipolarismo sociopolitico
A cura del dott. Nunzio Bonaventura Psicologo, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Nel silenzio assordante di un profondo vuoto ideologico, nel mondo, e in particolare in Italia, la pandemia da Covid 19 è un’ottima opportunità da sfruttare per creare un nuovo bipolarismo sociopolitico. Il famoso cantante Giorgio Gaber, in una nota e divertente canzone intitolata Destra-Sinistra (1994), si pone il quesito “Ma cos’è la Destra, cos’è la Sinistra…“ e critica l’assenza di ideologia, sostituita dagli atteggiamenti tipici e banali dell’una o dell’altra fazione. Nonostante per Gaber “…è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra…, l’ideologia, malgrado tutto…” egli crede “…ancora che ci sia, è la passione, l’ossessione, della tua diversità,…che al momento dove è andata non si sa…”. Una diversità da cercare, ma che da sola non basta. C’era un tempo in cui il marxismo si opponeva dialetticamente al sistema economico basato sul capitale. Gli animi si incendiavano e la lotta politica poteva raggiungere toni esasperati, ma, nel bene e nel male, da un lato, come dall’altro, lo studio, l’approfondimento tematico, la conoscenza profonda dei valori di riferimento costituivano i presupposti della difesa della propria diversità coincidente con l’appartenenza politica. Ma oggi, quali sono le basi della diversità e dell’appartenenza politica? Quali sono i valori di riferimento filosofici e politici e qual è la visione, l’aspirazione dei partiti politici? Se è vero che la dialettica prevede una Tesi e una Antitesi, quali sono gli elementi in opposizione dinamica? In passato era facile rintracciarli, ma oggi la dinamica dialettica non
riguarda più gli ideali e le visioni, piuttosto essa si nutre di aridi interessi economici, di odio, di rancore e di risentimento, vuoti di reali contenuti ideologici o, eventualmente, riempiti di nemici opportunamente identificati e selezionati per avvelenare gli animi. In assenza di ideali e di valori, per aumentare la coesione all’interno di un gruppo, di un partito, è importante identificare un nemico, un pericolo, una minaccia esterna da cui proteggersi e da combattere. In questo modo la dialettica è spostata da un conflitto tra ideali e valori ad un conflitto tra soggetti reciprocamente minacciati e minaccianti. Mentre il primo tipo di conflitto può stimolare lo sviluppo delle persone e della società, il secondo tipo di conflitto genera solo la loro sofferenza e decadenza. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i Nazisti utilizzarono deliberatamente gli ebrei come il nemico esterno utile per incrementare la coesione all’interno del gruppo e per generare, nei propri militanti, una sistematica rimozione della responsabilità personale rispetto al genocidio, fino a una banale e disarmante giustificazione del loro comportamento. Per uno strano caso del destino, oggi, le conseguenze spiacevoli della pandemia da Covid 19 costituiscono le minacce perfette da utilizzare opportunamente, dalle attuali e diverse forze politiche mondiali e nazionali, per creare un nuovo, estremo, insulso e pericoloso bipolarismo sociopolitico. Queste minacce sono principalmente tre: 1) il pericolo di contrarre l’infezione da Coronavirus; 2) il pericolo di sentire pregiudicata la propria libertà personale; 3) il pericolo di cadere in povertà (per perdita del lavoro, fallimento, ecc.). I nemici che generano queste minacce sono coloro che non rispettano le norme Anti-Covid emanate dai Governi (norme che riguardano l’uso sistematico dei presidi di protezione, le regole da rispettare per limitare gli assembramenti, i limiti imposti alla libertà personale e a quella lavorativa, ecc.) e i Governi stessi (i loro rappresentanti e tutti i loro sostenitori) che impongono limiti troppo restrittivi alla libertà personale e a quella lavorativa. I Governi, i loro rappresentanti e tutti i loro sostenitori rappresentano quindi un polo del conflitto dialettico, mentre l’altro polo sarà costituito dalle Opposizioni, dai loro sostenitori e da coloro che sentono troppo minacciate la libertà personale e/o quella lavorativa. Questo nuovo bipolarismo sociopolitico non ha alcuna ideologia di fondo e in esso sono assenti dei reali valori di riferimento. Anche le minacce alle tutele della salute, della libertà personale e del diritto al lavoro, più che essere percepite come minacce a dei valori inalienabili, sono considerate soprattutto come minacce al proprio esclusivo benessere personale e famigliare. In questo nuovo bipolarismo sociopolitico si crea anche una frattura gravissima e pericolosa tra due grandi categorie socioeconomiche: 1) gli imprenditori, gli artigiani, i liberi professionisti, gli artisti, ecc., i quali per vivere contano sulle loro capacità di produrre un reddito non garantito e variabile; 2) gli stipendiati statali, i quali hanno invece un reddito garantito e fisso. La prima categoria è certamente più penalizzata dalle conseguenze del Covid di quanto possa esserlo la seconda, perché oltre alla minaccia di contrarre l’infezione si aggiunge la minaccia della povertà. Così, nonostante la minaccia alla libertà personale tocchi entrambe le categorie, la minaccia al diritto al lavoro, è percepita solo dalla prima categoria. Questa condizione genera una frattura nella società civile, perché la prima categoria se non muore di Covid muore di fame e per difendersi da quest’ultima minaccia è disposta a scendere in piazza in massa a manifestare. Questo comportamento è percepito da buona parte della popolazione della seconda categoria come irresponsabile e perseguibile, perché gli assembramenti favoriscono sia l’incremento dell’infezione, sia i disordini sociali e la violenza da parte di frange estremiste e sovversive. Naturalmente, questa conflittualità tra categorie sociali può essere intelligentemente e opportunamente utilizzata, a loro favore, sia dai rappresentanti politici dei governi, sia dalle opposizioni. In conclusione, se non vogliamo che si creino ulteriori insanabili fratture nella società civile, è indispensabile prendere coscienza delle possibilità di strumentalizzazione politica delle diverse minacce sopra considerate e coltivare sentimenti di concreta solidarietà e rispetto tra le differenti categorie sociali, in quanto ricchezza e benessere sono interessi comuni che possono essere perseguiti e realizzati solo se ci uniamo insieme. Non facciamoci suggestionare, non lottiamo tra di noi, i nemici sono il virus e la povertà.