Psicologia: La scuola è finita
A cura della Dr. ssa Alessia Micoli, Psicologa – Criminologa
È terminato l’anno scolastico, nonostante le problematiche relative all’emergenza Covid19 studenti ed insegnanti hanno vinto la grande sfida della didattica a distanza e sono riusciti a portare avanti e terminare i programmi ministeriali dell’anno scolastico in corso tramite l’utilizzo di varie piattaforme digitali (zoom, Weschool, Google meets). Nonostante le varie difficoltà, portate anche dal mondo on- line quale password dimenticate linea non sempre attiva, la didattica a
distanza è riuscita a mantenere vivo il rapporto tra docenti ed alunni durante un momento molto difficile e particolare in cui la chiusura in casa forzata era obbligatoria. Purtroppo la didattica a distanza non è stata semplice per nessuno ed ha portato alla luce molte criticità, quali le differenze di apprendimento di ogni singolo studente, ha creato problemi alle famiglie svantaggiate che non avevano un computer a casa. Anche per i docenti non è stato affatto tranquillo come passo da adottare, basti pensare a coloro che erano ad un passo dalla pensione e hanno dovuto cimentarsi nel mondo digitale. Questo nuovo modo di fare scuola, di esserci ma lontani, ha apportato un grande stimolo cioè non finalizzare tutto al semplice voto, ma apprendere in maniera obiettiva, promuovere il prendersi cura dell’altro. È stata vinta una grande sfida ed ora è il momento di rilassarsi per potersi ricaricare per una nuova: la scuola che ripartirà in settembre, che vedrà, sicuramente gli allievi in aula a scaglioni, forse con i banchi con i plexiglas, aule all’aperto e gli studenti avranno la possibilità di sperimentarsi in un nuovo modo di studiare.