“Versi in libertà” i vincitori della sesta edizione
Si è chiusa questa mattina (sabato 7 dicembre), in una sala gremita di pubblico, la sesta edizione del premio Nazionale di Poesia “Versi in libertà”. Il concorso organizzato dall’Associazione Culturale A.R.T.E. e dall’Associazione Culturale Pontina con il patrocinio del Museo Storico Demo Etno – Antropologico e la preziosa coordinazione del fondatore Angelo D’Onofrio, si è tenuta nella sala conferenze del Museo della Terra Pontina in Piazza del Quadrato a Latina. Il premio diviso in Due Sezioni, italiano e dialetto, ha visto una folta partecipazione di poeti e poetesse che hanno presentato i loro componimenti toccando i temi più vari. Alla cerimonia hanno preso parte anche Manuela Francesconi Direttore Museo della Terra Pontina, Paola Cacciotti pres. Ass. A.R.T.E. e Angelo D’Onofrio il fondatore di Versi in Libertà. Non facile il compito della giuria, prevalentemente al femminile, cha ha visto al lavoro la scrittrice Lucia Santucci, la giornalista Dina Tomezzoli, la poetessa Adriana Vitali Veronese, lo scrittore Franco De Angelis ed il poeta Riccardo Visentin. Prima dei saluti di rito, la mattinata si è aperta con le immagini del territorio pontino sapientemente selezionate da Luigi Sarallo. Sul podio quattro elaborati per ogni sezione, i primi tre e un premio giuria. La cerimonia è stata condotta da Paola Cacciotti e ha visto sul podio per la sezione in vernacolo, al primo posto “Sugadito” in dialetto Corese di Maria Pia Palleschi, al secondo posto da Isola del Liri in dialetto Fontanese È sùle ‘na prèta di Daniela Evangelista e al terzo posto, in dialetto Napoletano U’ baratto di Domenica Fasulo. Il premio giuria per la sezione dialettale è andato invece a La Chiesa de Maria Assunta di Anna Petronzi scritta in dialetto Maentino. Per la poesia in lingua italiana la prima classificata è stata Maria Emilia Mari con la poesia Venezia al secondo posto Mafalda Conti con Vita e al terzo posto Ennio Orgiti con Son specchi rotti i miei occhi. Il premio giuria, per la lingua italiana, è andato a Francesca Ulisse con La luce di Matera. Molti anche gli autori segnalati per ogni sezione che proprio per un soffio hanno ceduto il passo ai vincitori. Tutti i componimenti sono stati raccolti in una silloge a disposizione di chi ne faccia richiesta.