Operazione “A macchia d’olio”

Operazione “A macchia d’olio”
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Effettuati controlli su 50 frantoi in tutta la Provincia, elevate 29 notizie di reato ed eseguiti 25 sequestri penali.

Si è conclusa, la settimana scorsa, una vasta operazione del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Latina inerente i controlli sui frantoi oleari, in particolar modo sugli aspetti riguardanti il regime delle autorizzazioni e delle acque di vegetazione.

L’attività è stata svolta da personale dello stesso Comando Provinciale, di tutti i Comandi Stazione forestali presenti sul territorio, da personale del Nucleo operativo speciale di Cerasella e della Scuola C.F.S. di Sabaudia, in continua e costante sinergia l’uno con l’altro.

L’attività è stata suddivisa sulla base del numero di frantoi presenti sul territorio in tre grandi fasi.

La prima ha riguardato i territori di Priverno, Maenza, Sonnino, Roccagorga e Prossedi.

La seconda fase si è incentrata sul controllo dei frantoi di Cori, Roccamassima e Norma.

La terza fase ha coinvolto i comuni di Fondi, Itri, Lenola, Spigno Saturnia, Minturno e SS. Cosma e Damiano. Complessivamente l’attività ha portato al controllo di 50 frantoi, all’elevazione di 29 notizie di reato ed effettuati 25 sequestri penali.

Sono risultati irregolari la maggior parte dei frantoi, con riferimento alle modalità di smaltimento delle acque di vegetazione, spesso impropriamente convogliate insieme ad altre tipologie di acque, come quelle di lavaggio dei locali e quelle di prima pioggia.

Sono stati ispezionati anche i pozzetti di scarico, che in diverse occasioni sono stati oggetto di prelevamento di campioni, sottoposti, successivamente, all’esame dell’ARPA Lazio, sezione di Latina. In alcune occasioni si è riscontrato che, nei pozzetti di scarico, erano convogliate le acque di lavaggio delle olive senza preventivo trattamento e senza la prescritta autorizzazione allo scarico di pubblica fognatura.

In altri casi si è riscontrato anche lo sversamento e smaltimento illecito del percolato delle sanse e dei residui della decantazione delle acque di lavaggio delle olive, in violazione delle disposizioni previste dall’art.192 del Testo Unico Ambientale.

Le ipotesi di reato sollevate dal personale CFS hanno spaziato dallo scarico senza autorizzazione (art.137 D.Lgs. n.152/06) all’abbandono o deposito in modo incontrollato di rifiuti allo smaltimento di rifiuti liquidi (art.256 D.Lgs. n.152/06).


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