Scoperto un deposito con 41.000 litri di gasolio di contrabbando
Durante le attività di Polizia Economico-Finanziaria, i Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, nell’ambito di un vasto piano di controlli per il contrasto degli illeciti nel settore delle accise gravante sui prodotti petroliferi, hanno passato al setaccio varie aziende agricole del territorio pontino allo scopo di appurare la regolare applicazione della normativa vigente in materia. Effettuando un controllo presso un’azienda agricola di Sabaudia, i finanzieri del nucleo di Polizia Tributaria di Latina e della Brigata di Sabaudia, hanno rinvenuto quattro grandi contenitori (della capacità di 1000 litri cadauno) contenenti un liquido rossastro etichettato come fertilizzante e, come tale indicato dal responsabile dell’azienda, ad un’attenta analisi hanno notato, incassata in una parete seminascosta, una “pistola erogatrice” normalmente utilizzata per il rifornimento di carburante, collegata – tramite una condotta artigianale – ad un serbatoio non dichiarato contenere circa 15.000 litri di prodotto dalla colorazione analoga a quella del liquido presente nei serbatoi mobili. Ad un esame preliminare, il liquido era gasolio addizionato ad un colorante rosso (differente, quindi, dalla colorazione tipica della nafta) presumibilmente per confonderne la natura. I finanzieri, in assenza di qualsiasi documentazione che comprovasse la legittima provenienza del liquido, hanno proseguito l’ispezione ed hanno trovato, abilmente occultata in un terrapieno nascosto tra gli alberi, una botola di accesso ad una cisterna interrata contenente circa 10.000 litri di gasolio. La sede operativa dell’azienda agricola, gestita promiscuamente da padre e figlio, sita nei dintorni di Sabaudia, nascondeva un altro serbatoio, identico a quello trovato nel precedente sito, contenente circa 12.000 litri di gasolio. Tutto il gasolio rinvenuto, pari a 41.000 litri del valore economico di circa 100.000 euro (corrispondente alla quantità trasportata da una grossa autocisterna) è stato sottoposto a sequestro e i due responsabili denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di sottrazione del prodotto all’accertamento. Il gasolio è stato travasato in contenitori e trasferito presso un custode giudiziario. Non si esclude che, il deposito abusivo scoperto dalla Guardia di Finanza, sia stato funzionale all’esercizio di una possibile attività di commercio illegale di carburante per autotrazione, proveniente dal mercato clandestino.