Un bilancio importante per la prevenzione femminile

Un bilancio importante per la prevenzione femminile
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“80° in Rosa: Città di Latina”, LILT un impegno trentennale con lo sguardo rivolto al futuro.

Un “resoconto pubblico” sull’attività svolta in tantissimi anni di operosità della LILT. Si può sintetizzare così l’obiettivo della manifestazione che si terrà il 25 novembre presso il Teatro comunale D’Annunzio di Latina, organizzata dal Comune di Latina e dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Ente pubblico classificato con DPCM di “notevole rilievo”. La LILT nasce nel 1922 e sin da allora opera, instancabilmente, senza fini di lucro, con il compito istituzionale primario di perseguire la prevenzione oncologica. È in particolare su tre diversi fronti che la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori dispiega il suo massimo impegno ed opera lo sforzo più grande, quello della prevenzione divisa in primaria, stili e abitudini di vita; secondaria, la promozione di una cultura della diagnosi precoce; e terziaria che pone una particolare attenzione verso il malato, la sua famiglia, la sua riabilitazione e il suo reinserimento sociale, offrendo anche un’infinità di servizi, anche questi, reperibili nelle attività svolte dagli ambulatori della LILT. Presidente provinciale della LILT “Attività in Rosa” Alessandro Rossi, al quale abbiamo chiesto: Quali sono i risultati più importanti conseguiti dall’Attività in Rosa della LILT? Quando abbiamo iniziato ad erogare le nostre prestazioni alle donne, erano i primi anni 90, con la riabilitazione senologica, allora vigeva l’attività chirurgica che, per vincere il tumore, si procedeva con la mastectomia radicale e quindi si formavano edemi linfatici nelle braccia e occorreva assistere queste donne. per cui mettemmo su un’organizzazione di riabilitazione, con il concetto di presa in carico, ovvero non ci si limitava solo al linfodrenaggio, ma si organizzavano corsi in palestra, in piscina, in modo tale che si potesse essere più efficaci con questo sistema multidisciplinare. Ultimamente a questo processo si è aggiunto il “Dragone Rosa” che è una grande canoa dove le donne operate al seno possono completare il percorso riabilitativo andando a vogare un paio di volte la settimana sul Lago di Sabaudia. Quanto è importante, a livello psicologico l’impegno delle donne operate al seno? E’ intuitivo che specialmente quando si sale sul Dragone, si esce dalle stanze ospedaliere, dalle strutture di riabilitazione, si ritrova il contatto con la natura, si ritrova la competizione, lo sforzo fisico e sicuramente questo è un elemento straordinariamente importante per portare le donne al di fuori dal turbamento psicologico della malattia. Dopo tante campagne per sensibilizzare alla prevenzione del tumore al seno, sono cambiate oggi le cose, le donne sono più attente? Oggi le donne sono molto più attente alla prevenzione, difficilmente si arriva nelle fasi avanzate di diagnostica tumorale. A Latina la LILT ha promosso tantissimo la diagnosi precoce introducendo la metodica del linfonodo sentinella che consente di capire se il tumore ha cominciato a camminare in altri posti del corpo. Grazie a questa tecnica, si sono fatte delle acquisizioni rilevanti, proprio qui a Latina, alla fine degli anni 90 è stata messa a punto una procedura che in anestesia locale consentiva di procedere all’asportazione del linfonodo e rimandare la paziente a casa in giornata. Questo con notevole risparmio di costi, perché si evitava l’anestesia generale e la degenza di più giorni ma cosa fondamentale dal punto di vista psicologico, poter rientrare a casa in un giorno per la paziente era una cosa importantissima e faceva affrontare in maniera più leggera l’impatto dell’invalidante atto chirurgico. A margine del linfonodo sentinella ci siamo dotati di opportune attrezzature e oggi, con il nostro servizio di anatomia patologica, procediamo anche agli esami istologici dei linfonodi grazie ad una convenzione con l’azienda sanitaria con la quale abbiamo sempre avuto un rapporto di collaborazione. Quali sono le prospettive future dell’Attività in Rosa della LILT? Una delle prospettive in rosa è l’impegno notevole, che abbiamo deciso di assumerci, per la prevenzione del cancro della cervice uterina. La prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile, è il nostro prossimo obiettivo, infatti, da ben tre anni, procediamo con le vaccinazioni, praticate secondo schemi moderni, contro il papilloma virus.


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