Amianto: per la sanità prevista una spesa di 5 miliardi in 10 anni
Si intitola “Amianto: come fermare una strage” al conferenza che anticipa la proposta di legge per la bonifica della ‘fibra killer’ che sarà presentata, lunedì 6 novembre, alle 14.30, nella Sala del Carroccio del Campidoglio. L’Italia è stato il maggiore produttore e utilizzatore di amianto che provoca in Europa ogni anno più di 100.000 decessi per i soli casi di mesotelioma, cancro polmonare e asbestosi (stime OMS). Ancora ad oggi nel nostro Paese ci sono 40 mln di tonnellate di materiali contenenti amianto che hanno provocato e continueranno a provocare una vera e propria epidemia. Cinque miliardi di euro nei prossimi dieci anni: questa la spesa che graverà sul welfare per l’assistenza ai malati di mesotelioma e cancro polmonare da amianto. Sono le stime dell’Ona, che al rischio di collasso del welfare contrappone la sua proposta di legge per la bonifica della ‘fibra killer’ che verrà presentata, unitamente agli ultimi dati sull’incidenza dell’amianto, lunedì 6 novembre, alle 14.30, nella Sala del Carroccio del Campidoglio. Interverranno all’incontro, moderato da Benedetta Rinaldi, giornalista e conduttrice di Uno Mattina, Ezio Bonanni, avvocato cassazionista e Presidente ONA, Nicola Forte, commercialista e fiscalista e Luciano Mutti, titolare della cattedra di Oncologia Medica e Ricerca Oncologica dell’Università Salford di Manchester. L’Osservatorio nazionale amianto (Ona) ha sviluppato una proiezione delle stime dell’incidenza dell’esposizione ad amianto per i prossimi 120 anni e calcola che ci saranno in Italia non meno di 100.000 decessi. L’Ona prevede una spesa sanitaria media di 40.000 euro l’anno per ogni paziente: 400 milioni annui a cui si aggiungono le spese per prestazioni previdenziali ed assistenziali: un totale di 48 miliardi in 120 anni. “Una strage e un esborso record che lo Stato potrebbe evitare con la nostra proposta di legge – spiega il presidente dell’Ona, Ezio Bonanni -, che prevede credito di imposta del 50% della spesa per la bonifica e la messa in sicurezza ai produttori di reddito; il 75% ai privati”.